"Una bizzarria - chiarisce - in cui leggiamo una nuova capacità dei costruttori, perchè sono numerose le disponibilità giunte per le prossime edizioni, di intuire l'importanza di un evento come questo" e che - spiegano gli organizzatori - è funzionale al mantenimento di un confronto vivo e vitale tra la rete vendita e i maggiori player di mercato.
Carlo Zamponi presidente uscente di Unacma
Molti gli interventi sul palco e qualche assenza, segnata dal ministro Maurizio Martina e da Massimo Goldoni presidente di FederUnacoma.Cronaca al contrario
Partiamo dal fondo, ovvero dalla fine della giornata, per raccontare quanto accaduto in fase di assemblea annuale Unacma finalizzata, in questa occasione, alla rielezione del consiglio direttivo e alla nascita di Federacma.
Tra i fatti salienti, la nascita del nuovo consiglio direttivo, quasi interamente rinnovato e arricchito di nuovi, giovani dealers - su 18 membri eletti solo 9 ne facevano parte in precedenza e le new entry sono tutte under 45 - dai quali l'associazione si aspetta una ventata di rinnovamento.
Elezione del consiglio direttivo Unacma
Rinnovamento, che sta alla base della decisione presa dal presidente uscente Carlo Zamponi che dopo quattro intensi anni di attività, non si è ricandidato pur rimanendo all'interno dell'associazione in qualità di consigliere.Una decisione, come chiarito da Zamponi, nata dalla volontà di lasciare spazio a nuovi soggetti dai quali arriveranno rinnovate forze.
La scelta ha cambiato le carte in tavola e rallentato l'uscita di Unacma dal bozzolo per trasformarsi in Federacma.
Il progetto della nuova Federacma - nella slide sopra - infatti, presentato venerdì scorso alla platea dal segretario generale Gianni Di Nardo e in parte già approvato dalla precedente dirigenza, dovrà attendere l'elezione del nuovo presidente. Elezione che, insieme a quella del vice presidente e dei membri di giunta, avverrà nei prossimi 15 giorni, quando il nuovo CD si riunirà.
3x3 gli obiettivi dell'associazione
Passando alle fasi iniziali della giornata, invece, Zamponi ha presentato gli obiettivi dell'Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole, condensando l'attività di Unacma in tre parole chiave: sicurezza, consapevolezza e associazione.
"Sicurezza - ha proclamato Zamponi -, dell'ambiente, delle macchine, dei lavoratori perchè operiamo in un settore primo in termini relativi e secondo in termini assoluti in quanto a morti bianche.
La formazione e la consulenza sono step irrinunciabili lungo la strada verso la sicurezza nel senso più ampio".
Consapevolezza del ruolo del dealer nella filiera è il secondo tasto toccato da Zamponi.
"Abbiamo bisogno di aziende sane - ha spiegato - e qui mi appello ai costruttori. I costi di assistenza o ritiro delle macchine, il cui livello tecnologico è sempre maggiore, non sono più sostenibili dai rivenditori. Serve adottare soluzioni altre, quali forme assicurative fornite dal costruttore come già avviene in altri comparti".
"Associazione - ha concluso Zamponi -, intesa come percorso di costruzione sul territorio della federazione delle macchine che coinvolga tutti i potenziali soggetti, così da far crescere la partecipazione e arrivare al riconoscimento del ruolo per portare avanti gli interessi della categoria a livello istituzionale".
Scelte consapevoli
"Siamo convinti che il dealer sia il nostro migliore cliente ma anche il nostro migliore alleato - ha aperto il suo intervento Lodovico Bussolati, amministratore delegato Sdf - Per questo dobbiamo chiederci come supportarlo al meglio".
Lodovico Bussolati, amministratore delegato Sdf
"Pensiamo innanzi tutto di dover offrire buoni prodotti, all'altezza delle esigenze del cliente finale anche in quanto a costi - ha affermato Bussolati - Ma non basta: dobbiamo anche farli conoscere e la bizzarria di ospitare questo evento è finalizzata a eliminare quegli atteggiamenti di chiusura spesso propri di associazioni e lobby impegnate a mantenere segreti in un mondo nel quale le informazioni circolano libere e veloci.Il nostro obiettivo è essere scelti dal dealer per conoscenza alla cui base si trova la curiosità necessaria perchè una scelta sia intelligente".
"Unirsi - ha concluso Bussolati - nell'obiettivo di svecchiare il parco macchine agricolo è funzionale a spingere i decisori verso politiche idonee per le quali bastano poche scelte intelligenti".
Vecchio è pericoloso?
Altro punto chiave della giornata, affrontato durante il talk show al quale hanno partecipato i vertici di Enama, Unacoma, Confai, Cia e Unacma è la sicurezza, legata a doppio filo all'annosa questione revisione su cui, ormai da mesi, è aperto il dibattito circa la possibile valenza e in quali termini.
A fare il punto è Rodolfo Catarzi, responsabile della sicurezza di Unacoma, che ha sottolineato come l'ulteriore proroga della sua entrata in vigore al 31 dicembre 2014, sia in buona parte da cercare "nell'immobilità del ministero dei Trasporti sull'argomento nonostante le questioni da dirimere per la definizione del decreto attuativo siano tante e complesse".
La nuova deadline, ha chiarito in seguito Liberatori "comunque verrà bucata portando verso un'ulteriore proroga.
Manca la parte attuativa - spiega -, non è ancora stato fatto nessun incontro ufficiale per la definizione di cosa verificare e come farlo, punto chiave in funzione del quale si definirà chi sarà responsabile dei controlli; ad oggi non esistono documenti concertati".
Tutti per uno
Unanime il coro di voci che si è levato tra i protagonisti del talk show - Silvano Ramadori, presidente Unima, Leonardo Bolis presidente Confai, Sandro Liberatori di Enama, Alberto Giombetti di Cia e Tullio Capobianco vicepresidente di Unacma - nel riconoscere l'utilità della revisione in Italia.
"Serve un intervento drastico volto al rinnovamento del parco macchine - ha esordito Capobianco - cui va sicuramente associata la formazione" che però, come ha sottolineato Giombetti, "non deve essere vissuta come un balzello ma deve avere carattere di utilità" facendo riferimento a quello che - erroneamente - viene identificato come patentino, la cui obbligatorietà è slittata al primo luglio 2015.
Più aggiornato il parco macchine dei contoterzisti, secondo Ramadori, che comunque ritiene "importanti e utili i collaudi previsti dalla revisione" e ha ricordato come, in genere, "gli operatori per conto terzi abbiano un grado di formazione mediamente elevato".
Controcorrente Bolis: "Mi sentirei ridicolo - ha spiegato parlando dei corsi di formazione - partecipando a un corso in cui penso potrei avere molto poco da portare a casa.
Ciò nonostante - ha aggiunto - ritengo la sicurezza un aspetto di primaria importanza sul quale un ruolo di primo piano deve essere interpretato dai costruttori i quali devono garantire macchine sicure per l'utilizzatore.
Sulla revisione, va scongiurata l'ipotesi di un obbligo per le sole macchine circolanti su strada che andrebbe a vanificare l'obiettivo sicurezza"
Per Liberatori "la sicurezza va percepita come investimento e non come onere. L'errore del legislatore è proprio questo".
"Poi - ha proseguito - possiamo discutere sulla validità dell'iniziativa di formazione come proposta ma ciò non ne toglie l'importanza".
Il vero problema, portato alla luce da Capobianco, è di carattere economico. Ovvero, chi paga per il rinnovamento del parco macchine?
"Le piccole e medie aziende - ha affermato Capobianco - non sono certo in grado. Mi auguro solo che la soluzione non viri verso un annacquamento della normativa ma che vengano stanziate le giuste risorse economiche a livello centrale".
Mercato Italia
Focus finale sul mercato Italia, "siamo sul fondo o si può scendere ancora?"
Fiducioso Capobianco crede in una ripresa, "ma - ha affermato - servono incentivi che siano di stimolo al settore e che sostengano e supportino le categorie con capacità d'investimento come i contoterzisti".
Meno positivo Bolis che ha tradotto i numeri di mercato in cavalli venduti, vista la tendenza verso potenze sempre maggiori. In questa ottica, ha spiegato, "faccio fatica a vedere una prospettiva di crescita nel numero delle macchine vendute"
Il buon cibo
Presente per la prima volta Slow Food, di cui Unacma sostiene diverse iniziative.
E' stata Sonia Chiellini, vice presidente nazionale, a tradurre il concetto di cibo in fonte di piacere, inevitabilmente legato a caratteri di bontà, pulizia nel senso più ampio e giustizia.
"Mangiare è un atto semplice e naturale - ha spiegato - ma deve essere anche giusto. Chi lavora deve ricevere la giusta remunerazione e operare in piena sicurezza. La consapevolezza del proprio ruolo nella filiera è fondamentale e ognuno ha il dovere di fare la propria parte".
Sul palco ricco di ospiti anche Denis Piccolo che ha presentato la gamma di pneumatici Bkt, Ateikon con il progetto dei centri per la formazione e sicurezza Ancors-Unacma e Corrado Pinzano, di Conformgest ideatrice con Unacma del progetto Garanzia sicura!
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli