Negli articoli precedenti abbiamo iniziato ad illustrare le principali figure che si occupano della tutela della sicurezza all'interno di un'azienda e, quindi, anche di un'azienda agricola, ovvero datore di lavoro, preposto, dirigente e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp). Questo articolo sarà invece dedicato a un'altra figura fondamentale, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche noto come Rls.
L'Rls è l'intermediario tra il datore di lavoro e i lavoratori per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza. Attraverso l'Rls, infatti, il datore di lavoro consente ai lavoratori di verificare la concreta applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute.
A differenza del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, che è nominato direttamente dal datore di lavoro, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è designato direttamente dai lavoratori che lo eleggono come loro rappresentante per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Talvolta, è uno per più aziende del medesimo ambito territoriale o dello stesso comparto produttivo.
Ha un ruolo attivo all'interno dell'azienda: accede ai luoghi in cui si svolgono le lavorazioni; è consultato preventivamente e tempestivamente in merito alla valutazione dei rischi; individua misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori e avverte il responsabile dell'azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività.
Per svolgere tutte queste funzioni, l'Rls deve ricevere una adeguata formazione. L'articolo 37 comma 10 del D.Lgs. 81/2008 prevede infatti il diritto del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ad avere ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza concernente i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la propria rappresentanza, tale da assicurargli adeguate competenze sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.
L'Rls è tenuto anche a frequentare corsi di aggiornamento, specialmente se opera nel settore agricolo, dove i rischi per i lavoratori sono molteplici a causa dell'impiego di macchinari e/o di prodotti chimici.
A dimostrazione della centralità del suo ruolo, in aziende fino a quindici lavoratori è facoltà dell'Rls chiedere la convocazione di un'apposita riunione tutte le volte in cui la programmazione e l'introduzione di nuove tecnologie abbiano riflessi sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori.
Sono previste sanzioni?
Il D.Lgs. 81/2008 non prevede sanzioni specifiche per l'Rls. Tuttavia, sono previste sanzioni nei confronti del datore di lavoro nell'ipotesi in cui effettui la valutazione dei rischi interni all'azienda ed elabori il relativo documento senza previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (articolo 29 comma 2).
L'articolo 55 del D.Lgs. 81/2008 dispone, invero, che è punito con l'ammenda da 2mila a 4mila euro il datore di lavoro che adotta il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) … senza le modalità di cui all'articolo 29, commi 2 e 3.
In altre parole, il datore di lavoro decide le misure da adottare per evitare o quantomeno ridurre i rischi per la sicurezza dei lavoratori, ma tale decisione non può prescindere dal parere dell'Rls, il quale si fa portavoce delle necessità dei dipendenti.
A cura di Matilde Testori dello Studio legale Landilex
Ogni lavoro presenta dei pericoli e conoscere le norme giuridiche dirette a gestirli o eliminarli è essenziale per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e per garantire all'azienda di operare in piena conformità alla legge. Il settore primario non è da meno e chi decide di svolgere un'attività agricola deve rimanere sempre aggiornato sulle principali novità riguardanti l'attività e soprattutto la tutela dei propri lavoratori.
A tal fine lo Studio legale Landilex fa il punto sulle norme da conoscere e da rispettare per garantire la tutela dei lavoratori agricoli, dando consigli pratici e analizzando la giurisprudenza in materia.
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