Gli agricoltori che nel 2023 hanno coltivato mais, proteine vegetali (legumi e soia), frumento tenero da sementi certificate, orzo e sottoscritto un contratto di filiera almeno triennale, direttamente con l'industria di trasformazione, con il centro di stoccaggio o con l'impresa di commercializzazione, possono presentare la domanda di contributo all'Organismo Pagatore Agea per fruire degli aiuti  previsti dal Fondo per la Sovranità Alimentare, che per l'annata in corso ha stanziato su queste filiere 20 milioni di euro.

 

La domanda di aiuto pagamento dovrà essere presentata tra il 28 novembre prossimo e l'11 dicembre 2023. Tali indicazioni sono illustrate nelle istruzioni operative di Agea numero 97 del 31 ottobre 2023.

 

Le istruzioni operative di Agea fanno riferimento al Decreto 9 agosto 2023 del Ministero dell'Agricoltura con il quale sono stati approvati i criteri e le modalità di attuazione del Fondo per la Sovranità Alimentare, previsto dall'articolo 1, comma 424 della Legge 29 dicembre 2022, numero 197 (Legge di Bilancio per il 2023) e che ha stanziato per l'annualità 2023 complessivi 25 milioni di euro. Sui dettagli del Decreto Ministeriale del 9 agosto 2023 si rinvia all'articolo del 16 ottobre 2023.

 

Vale qui la pena ricordare che l'importo massimo del contributo per l'agricoltore ammonta a 400 euro per ettaro per il mais, 250 euro per le proteine vegetali, 300 per il grano tenero da sementi certificate e 200 euro per l'orzo.

 

Inoltre, lo stanziamento da 25 milioni di euro è così suddiviso in massimali per tipologia colturale:

  • filiera del mais 8 milioni di euro;
  • filiera delle proteine vegetali (legumi e soia) 5 milioni di euro;
  • filiera del frumento tenero 4 milioni di euro;
  • filiera dell'orzo 3 milioni di euro.

Altri 5 milioni sono assegnati dal Decreto del Masaf alla filiera delle carni bovine collegate alla linea vacca-vitello e alle carni bovine ottenute mediante un disciplinare del Sistema di Qualità Nazionale zootecnia, che però non sono oggetto di queste istruzioni operative Agea e di questa domanda di aiuto.

 

Inoltre, il sostegno è riconosciuto nel limite di 50 ettari complessivi per l'insieme delle coltivazioni, ma non sono ammessi prodotti direttamente destinati all'alimentazione umana, insilato, alla produzione di seme, foraggio e prodotti energetici.

 

Qualora i fondi annuali disponibili per tipologia di coltura ammessa al regime di aiuto non dovessero essere sufficienti a soddisfare le domande presentate, si procederà da parte di Agea a una riduzione lineare del contributo effettivamente riconosciuto a consuntivo.