In questa ultima settimana si registra in Canada il terzo aumento consecutivo dei prezzi all'esportazione free on board (Fob) del Canadian Western Amber Durum di prima qualità al 13% di proteine (+1,37%), mentre negli Usa, a Chicago, si evidenzia una ulteriore lieve flessione dell'indice dei future sul grano duro (-0,48%) su cinque giorni.

Si tratta di due indicazioni contrastanti, che affondano le loro radici nel clima di attesa sui mercati internazionali, al momento alimentato sia dalle indicazioni sulle semine che dagli effetti della Niña sulle regioni produttrici di frumento in Australia, che sta facendo crescere i future australiani sul grano, con conseguenze reali al momento non quantificabili.

Sulla scorta di tutti questi dati di scenario di non univoca interpretazione, i valori del mercato italiano all'ingrosso del grano duro fino nazionale nell'ultima settimana hanno evidenziato il secondo round di perdite dal 17 settembre scorso: il cereale all'ingrosso ha perso 5 euro alla tonnellata nelle Borse Merci di Bologna, Napoli, Milano, Bari e Foggia. Ad Altamura persi 7 euro, mentre a Roma solo 2.

Grani duri esteri non comunitari stabili a Milano, Canadese 1 in perdita di 5 euro alla tonnellata sia a Bari che ad Altamura, mentre il Cwad 2/1 è stabile a Napoli. Intanto perdono 7 euro sui minimi i comunitari a Milano e lo Spagnolo è in calo di 5 euro a Bari.

I prezzi medi all'origine - monitorati da Ismea - dopo sei settimane consecutive di aumenti generalizzati, e una settimana di sostanziale stabilità, vedono la prima vera e propria ondata di cali in 7 delle tredici piazze monitorate, ma con il dato in controtendenza di Matera, dove il duro fino si apprezza di 20 euro alla tonnellata.


Bmti, prezzi su valori record

Secondo l'analisi di Borsa Merci Telematica Italiana, pubblicata nella newsletter Cereali di lunedì scorso, "Dopo gli ulteriori aumenti registrati a ottobre (+8,5% rispetto a settembre), i prezzi del grano duro rilevati dalle borse merci e dalle camere di commercio italiane si sono stabilizzati nella prima metà di novembre".

"Il mercato ha mostrato segnali di maggior equilibrio, in attesa peraltro di avere maggiori informazioni sulle semine - sottolinea la nota di Bmti -. I prezzi sono rimasti comunque su valori record, sopra i 540 euro/tonnellata nella seconda settimana di novembre, in crescita dell'84% rispetto alla scorsa annata".

Scenario simile per il grano duro di provenienza canadese, "raddoppiato di fatto rispetto ad un anno fa". Il tutto mentre l'offerta di prodotto nazionale nell'attuale annata "rimane contenuta. In particolare, le stime sulla produzione italiana sono state riviste al ribasso dalla Commissione Europea e ora il raccolto viene indicato pari a 3,7 milioni di tonnellate (rispetto ai 4,3 stimati in precedenza)".

Infine, secondo Bmti "Sul fronte del commercio estero, si confermano in forte calo gli arrivi di grano duro dai Paesi extra Ue. Da luglio a novembre le quantità importate sono state pari a 453mila tonnellate, il 43% in meno rispetto all'annata scorsa". Bmti conclude prevedendo ancora possibili ritocchi al ribasso, pur in un clima di grande attesa per le semine e con "l'incognita dell'aumento del costo dei fertilizzanti".


Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,48% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti si è attestato a quota 1.557,71 il 23 novembre 2021, conseguendo un ulteriore calo di 7,45 punti sui cinque giorni precedenti (-0,48%). Il mercato a questo punto conferma di essere in una condizione di attesa, dopo essere passato dai 1.319,68 punti del 15 settembre - punto più basso dopo il picco di 1.728,49 del 7 settembre 2021 - ai 1.568,68 punti del 9 novembre scorso, elevandosi di 249 punti (+18,87%) in poco più di due mesi. Da 9 al 23 novembre le perdite dell'indice sono state di 10,97 punti (-0,70%).

 

Canada, prezzi Fob +1,37% in una settimana

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia dello Saskatchewan, datato 23 novembre 2021, in Canada "Le esportazioni della quindicesima settimana sono state di nuovo contenute in 66mila e 900 tonnellate per un totale stagionale di 995mila e 400 tonnellate. Si tratta del 67% (-491mila e 300 tonnellate) dei volumi dello scorso anno".

Secondo il rapporto della Commissione le piogge alluvionali - che hanno danneggiato le linee ferroviarie che portano il grano al porto di Vancouver - sono attese ritardare gli approvvigionamenti. E arrivano cattive notizie anche dall'Australia: dove continua a piovere per effetto della seconda Niña peggiore di sempre e proprio durante la stagione del raccolto, con eventi alluvionali che potrebbero pregiudicarne qualità e quantità. Infine vi è certezza della produzione del Kazakistan: appena 360mila tonnellate, circa 180mila in meno dello scorso anno, un dato che riduce fortemente la capacità del Paese asiatico di esportare frumento pastificabile.

In questo scenario, i prezzi offerti sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 22 novembre scorso per il Canadian Western Amber Durum (Cwad) numero 1 al 13% di proteine risultano in calo di circa 8 dollari e mezzo alla tonnellata.

E sempre il 22 novembre il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine è rimasto stabile per la terza settimana consecutiva a 716,88 dollari canadesi alla tonnellata sulla quotazione del 15 e dell'8 novembre scorso.
Da segnalare che questo prezzo tra il 18 ottobre scorso e l'8 novembre è passato da 753,25 a 716,88 dollari canadesi alla tonnellata, perdendo così 36,37 dollari di valore (-4,83%). Il valore raggiunto all'ingrosso continua a implicare una perdita di marginalità dei grossisti rispetto ai prezzi degli elevatori all'origine, nonostante questi ultimi siano calati.

Intanto i prezzi Fob del grano Cwad di 1° qualità in partenza dai porti dalla regione dei Grandi Laghi, si presentano in ulteriore rialzo, attestati il 22 novembre a 856,96 dollari canadesi alla tonnellata, ben 11,59 dollari in più del 15 novembre (+1,37%).
Il prezzo Fob del Cwad 1 in partenza dai porti della regione dei Grandi Laghi del 22 novembre, al cambio di ieri, 24 novembre 2021, è pari a 604,81 euro alla tonnellata, in aumento di 12,04 euro sul 15 novembre scorso.


Borsa Merci Foggia

Ieri, 24 novembre 2021, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 540 euro alla tonnellata sui minimi e 545 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 novembre. Su questa piazza tra le sedute del 29 settembre e del 24 novembre il prezzo del cereale pastificabile è aumentato di 55 euro alla tonnellata.

Borsa Merci Roma

Il 24 novembre scorso, alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 503 euro alla tonnellata sui minimi e 508 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 17 novembre. Dal 29 settembre al 24 novembre su questa piazza il valore del cereale pastificabile si è incrementato di 50 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari del 23 novembre scorso registra un calo per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. La valutazione è stata di 540 euro alla tonnellata sui minimi e 545 sui massimi: il cereale è così calato di altri 5 euro alla tonnellata sui prezzi della seduta del 16 novembre scorso. Dal 28 settembre al 23 novembre il frumento duro nazionale pastificabile è così aumentato di 52 euro alla tonnellata.

Il Canadese 1 al 15% di proteine ugualmente registra un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 16 novembre e perviene ai prezzi di 590-595 euro alla tonnellata. Il Canadese 1 continua così ad allontanarsi dai massimi raggiunti il 28 settembre con la forchetta di 600-610 euro alla tonnellata.
Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine il 23 novembre scorso registra lo stesso calo di 5 euro alla tonnellata sui valori della seduta precedente, pervenendo a 570-580 euro. Dal 28 settembre il frumento iberico è aumentato su questa piazza di 40 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 23 novembre scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 550 euro alla tonnellata sui minimi e 555 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro solo sui massimi rispetto alle quotazioni del 16 novembre scorso. A Napoli dal 28 settembre al 23 novembre il cereale pastificabile è comunque aumentato di 50 euro sui minimi e di 45 euro sui massimi. Tra i frumenti esteri risulta quotato il Cwad di qualità tra 1 e 2, che è rimasto stabile rispetto alla precedente seduta del 16 novembre, attestandosi a 600-605 euro alla tonnellata. Il Cwad 1-2 sul 28 settembre guadagna 20 euro sui minimi e 15 sui massimi.


Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 23 novembre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 546 euro alla tonnellata sui minimi e 550 sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 16 novembre, ma resta comunque cresciuto di 55 euro sul 28 settembre.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 556 euro alla tonnellata sui minimi e 561 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 16 novembre, ma comunque cresciuto di 55 euro su quella del 28 settembre.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.

Quotati per la dodicesima volta il 23 novembre i frumenti duri esteri comunitari fissati a 533 euro sui minimi e 540 sui massimi, in calo di 7 euro sui minimi rispetto alla seduta del 16 novembre e con un prezzo massimo non segnalato fino ad ora da inizio campagna.

Quindicesima quotazione invece per i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che a 620 euro alla tonnellata sui minimi e 630 sui massimi restano stabili sulle sedute dal 12 ottobre in poi, mantenendo un incremento di 30 euro su quella del 28 settembre.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 19 novembre scorso e il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato quotato 545 euro alla tonnellata sui minimi e 550 sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 novembre scorso. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto un aumento di prezzo di 60 euro alla tonnellata.

Il grano duro Canadese di 1° qualità è stato fissato a 572 euro sui minimi e 575 sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta precedente. Questo cereale su questa piazza è ora attestato a un prezzo maggiore di 25 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre.


Borsa Merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna data 18 novembre 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna - è stato fissato a 535 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 novembre. Su questa piazza il cereale pastificabile tra il 23 settembre ed il 28 ottobre scorsi è aumentato di 74 euro.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri, 24 novembre 2021

I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea e online fino a ieri, 24 novembre 2021, rappresentano un quadro di sostanziale calo con sette delle 13 piazze rilevate in diminuzione e con il dato di Matera in controtendenza, che mette a segno il 22 novembre un rialzo di ben 20 euro alla tonnellata sulla settimana precedente (+3,6%).

Piazza Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 22-11-2021 570,00 +3,6% Franco azienda
Firenze 19-11-2021 445,50  -0,9% Franco azienda
Catania 18-11-2021 522,50  -1,9% Franco azienda
Grosseto 18-11-2021 534,50    0,0% Franco azienda
Palermo 18-11-2021 522,50  -1,9% Franco azienda
Foggia 17-11-2021 542,50 -0,9% Franco azienda
Milano 16-11-2021 553,00   0,0% F.co magazzino arrivo
Napoli 16-11-2021 555,00 -2,2% F.co magazzino arrivo
Ancona 15-11-2021 334,00   0,0% Franco azienda
Bari 15-11-2021 542,50 -0,9% Franco azienda
Ferrara 15-11-2021 536,50 -0,9% Franco azienda
Macerata 15-11-2021 338,00   0,0% Franco azienda
Perugia 15-11-2021 338,00   0,0% Franco azienda

Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 24 novembre 2021 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea


Tutte le altre cinque piazze risultano al contempo stabili e aggiornate. A margine delle quotazioni Ismea, come valori significativi per le Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro Ager presso la Borsa Merci di Bologna per il mercato marchigiano di ieri, 24 novembre 2021, che per il grano duro fino al 13% di proteine sono di 506 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, in ulteriore calo di 5 euro sulla precedente rilevazione del 17 novembre.

Per ogni altro raffronto sui prezzi è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 18 novembre 2021.