In particolare sono aperti due bandi, uno attivato sulla sottomisura 12.1 per le aziende che coltivano superfici nelle aree Natura 2000 e uno attivato sulla sottomisura 13.2, per le aziende che lavorano in altre aree con altri vincoli naturali.
L'obiettivo di questi bandi è quello di fornire dei contributi per compensare la minore produttività e gli eventuali costi aggiuntivi dovuti al rispetto dei vincoli ambientali presenti.
Sottomisura 12.1, aree Natura 2000
Il bando è rivolto agli agricoltori che conducono superfici nelle aree Natura 2000 che sono sottoposte a specifici divieti.In queste aree, per garantire una maggiore tutela ambientale sono previsti dei divieti:
- divieto assoluto di trasformazione dei pascoli mediante pratiche di miglioramento (trasemine), se non con germoplasma raccolto in situ;
- divieto di spingere le colture entro una fascia di 3 metri dalle formazioni boschive;
- divieto di utilizzo di fertilizzanti e pesticidi per una fascia di rispetto di 5 metri nel caso di habitat forestali, di 3 metri nel caso di habitat arbustivi ed erbacei e di 20 metri nel caso di habitat acquatici;
- divieto di apertura e/o realizzazione di strade sui pascoli.
A disposizione di questo bando ci sono centomila euro per fornire dei contributi a superficie che variano in base al rispetto dei divieti previsti e in particolare:
- divieto assoluto di trasformazione dei pascoli, 90 euro/ettaro;
- divieto di spingere le colture entro una fascia di 3 metri dalle formazioni boschive, 325 euro/ettaro (considerando solo la superficie della fascia);
- divieto di utilizzo di fertilizzanti e pesticidi nelle fasce di rispetto, 290 euro/ettaro per i seminativi e 500 euro/ettaro per le colture arboree (considerando solo la superficie della fascia);
- divieto di apertura di strade sui pascoli, 49,50 euro/ettaro fino a 5 atteri, 43 euro/ettaro da 5 a 30 ettari, 34,50 euro/ettaro oltre i 30 ettari.
Sottomisura 13.2, aree con vincoli naturali
A questo bando possono partecipare come beneficiari gli agricoltori in attività che conducano almeno 1 ettaro di superficie per le aziende non zootecniche o abbiano un carico di bestiame di almeno 0,5 Uba a ettaro per le aziende zootecniche in una delle zone sottoposte ad un vincolo naturale e individuate dal Decreto ministeriale 6277/2020 del Mipaaf.Il bando, con una disponibilità totale di sette milioni di euro, offre un contributo a superficie che varia a seconda che l'azienda sia zootecnica o meno e in base all'altitudine media dei terreni e alla pendenza media. Nel dettaglio:
aziende non zootecniche con pendenza media minore o uguale al 20%,
- 74 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
- 215 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
- 161 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
- 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
- 231 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
- 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
- 250 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
- 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
I contributi vengono ridotti in base a se conducono più di 30 ettari coltivati nelle zone vincolate e in particolare:
- da 30 a 60 ettari in zona vincolata, sarà riconosciuto il 60% del contributo;
- con più di 60 ettari sarà riconosciuto il 20% del contributo.