"Il riconoscimento dell'Igp per l'olio extravergine di oliva campano rappresenta un potenziale strumento di valorizzazione della produzione. Un passo importante è stato compiuto con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per andare incontro alla meta: ottenere l'indicazione geografica protetta per l'olio extra vergine di oliva regionale" ha commentato l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.
"L'obiettivo, anche in Campania - ha aggiunto Caputo - è di dare l'opportunità agli oli del territorio e quindi ai produttori, di un marchio di tutela ampio, con una denominazione geografica nota, che dia maggiore visibilità e distintività al prodotto, oltre che di poter disporre di una massa critica di prodotto a marchio di origine, da destinare soprattutto al mercato estero".
La Campania pur tra alti e bassi resta una delle cinque regioni italiane a maggior produzione olivicola, con oltre 75.365 ettari olivetati che rappresentano il 6% del totale nazionale per un indotto che conta 356 frantoi attivi. Il disciplinare di produzione della Igp proposta prevede l'uso esclusivo di 18 diverse varietà - alcune autoctone ed altre da tempo acclimatate - che rappresentano tutto il territorio regionale.
E' previsto infatti l'utilizzo delle olive da Asprinia, Caiazzana, Carpellese, Frantoio, Leccino, Leccio del Corno, Marinese, Minucciola, Nostrale, Ogliarola campana, Ortice, Ortolana, Pisciottana, Racioppella, Ravece, Rotondella, Salella, Sessana e Tonda. Possono altresì concorrere altre varietà fino ad un massimo del 15%.
"L'approdo in Gazzetta ufficiale della richiesta di riconoscimento dell'Igp olio Campania rappresenta un primo straordinario risultato che premia quanti hanno creduto in questo progetto e ci permette di guardare con fiducia al futuro delle nostre produzioni di eccellenza che potranno contare, una volta ricevuta l'approvazione dalla Commissione europea, su di uno strumento in più per imporsi sul mercato nazionale, comunitario ed internazionale" ha commentato Raffaele Amore, presidente del Comitato promotore Igp olio Campania.
"Il disciplinare, una volta concluso l'iter - ha aggiunto il presidente Amore -, avrà inoltre il compito di tutelare le nostre varietà autoctone e così il lavoro degli olivicoltori campani. Credo che questo sia un giorno importante per tutta l'agricoltura regionale".
"L'obiettivo finale di questo percorso - sottolinea Antonio Casazza, presidente della sezione olivicola di Confagricoltura Campania - è la costituzione del Consorzio di tutela, che dovrà essere il soggetto di aggregazione motore della valorizzazione della Igp".