Sulla Xylella fastidiosa c'è aria di attesa per decisioni di rilievo. Ieri, 6 settembre 2018, una delegazione della Coldiretti Puglia è stata ascoltata dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Mentre in questi giorni - come emerge da una nota della Cia Puglia - l'assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia sta limando un piano d'azione da inviare al Governo contenente tutti i dettagli per meglio combattere la batteriosi, a partire dalla difesa della piana degli olivi monumentali, ma anche degli stanziamenti aggiuntivi per finanziare quel piano straordinario vagheggiato dagli europarlamentari Paolo De Castro e Raffaele Fitto e che ha ormai l'avallo - in linea di principio - di Governo, Commissione Ue e Regione Puglia.
La Xylella fastidiosa, ormai, è un'emergenza nazionale che con la zona cuscinetto che è entrata in provincia di Bari, minaccia direttamente tutto il paese.
 

Coldiretti Puglia alla Camera dei Deputati

"È la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere e che ha colpito migliaia di ettari di oliveti pugliesi, e non solo; in cinque anni sta cambiando la faccia della Puglia agricola, con gravissimi danni a carico del mondo olivicolo, di frantoi, cooperative e vivaisti, un impatto drammatico sul paesaggio ed evidenti ripercussioni di immagine per il turismo" ha detto il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, partecipando all'audizione della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, in merito all'indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia.

"Servono comunicazione istituzionale chiara e indiscutibile, sistema di interventi che non sia messo in discussione da nessuno, anche dalla giustizia amministrativa, per dare corso alle indispensabili misure di contenimento, perché la tutela di interessi privati non può ledere interessi della collettività e del bene comune. Va costruito un solido cordone di difesa delle aree indenni - ha aggiunto il presidente Cantele - oltre a stanziare risorse opportune per monitoraggi e ricerca, per dare respiro alle imprese agricole, a cooperative, frantoi e vivaisti che da anni sono senza reddito e non vedono alcuna prospettiva di futuro".

"La sperimentazione e gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei - ha continuato il presidente Cantele - sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza, sviluppati fino ad oggi grazie all'impegno volontario di iniziativa privata e ricercatori che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione".

Ora il pericolo più incombente - aggiunge la Coldiretti Puglia in una nota - riguarda la Piana degli olivi e le distese di mandorleti e ciliegeti tra le province di Bari e Brindisi e gli oliveti produttivi delle province di Bari e Barletta Andria Trani.
E' vitale in questa fase una dialettica chiara tra il Governo italiano e l'Ue per scongiurare certamente la procedura di infrazione ma, soprattutto, per mettere in atto una strategia compatta e condivisa e che porti risorse contro una batteriosi che corre veloce.
 

Cia Puglia: "Bene la bozza di piano della regione"

"La Xylella va trattata come un'emergenza straordinaria. Condividiamo la bozza del piano d'azione illustrato dalla Regione Puglia e da avanzare al Governo nazionale per la tutela e la salvaguardia della Piana degli ulivi monumentali, anche alla luce del recepimento delle proposte formulate già da tempo dalla Cia Puglia. Consideriamo certamente una priorità preservare la Piana, seriamente minacciata dal patogeno, ma non possiamo escludere dall'interlocuzione con i livelli nazionali ed europei le restanti zone colpite dal batterio".
Il vicepresidente regionale della Cia Puglia, Giannicola D'Amico, commenta così l'esito della riunione con l'assessore regionale all'Agricoltura Leonardo di Gioia e Gianluca Nardone, direttore del dipartimento di Agricoltura regionale, incentrata sulle strategie per salvare  le piante millenarie nell'area delimitata dai comuni di Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno, che rappresentano una componente importante sotto il profilo non soltanto economico, ma anche paesaggistico e turistico.

Nell'incontro con le organizzazioni agricole e i vivaisti, la regione ha prospettato un pacchetto di misure accompagnate dalla richiesta da inoltrare al Governo e all'Unione europea di ulteriori risorse e poteri sostitutivi straordinari per affrontare il problema.

"Siamo convinti che la lotta al batterio richieda stanziamenti aggiuntivi e apprezziamo l'impegno assunto dalla Regione Puglia che ha sistematizzato le proposte in un impianto che consideriamo soddisfacente e ricalca il contenuto dei documenti che la Cia aveva consegnato allo stesso assessore di Gioia, a maggio agli ispettori Ue e a luglio al ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio" prosegue Giannicola D'Amico. "L'obiettivo comune è contrastare l'avanzata del batterio. Siamo lieti che la regione consideri obiettivo prioritario la tutela della Piana ma non basta circoscrivere l'impegno all'area che va dal Nord di Brindisi al Sud di Bari. Chiediamo di profondere i medesimi sforzi e seguire lo stesso metodo anche per le altre zone minacciate dal batterio".