Centinaio e Emiliano incontreranno poi in Prefettura i rappresentanti istituzionali, le associazioni di categoria e il mondo della ricerca. E non è escluso che si entri nell’argomento Piano di ristrutturazione del territorio salentino post Xylella, rilanciato lo scorso 16 luglio a Lecce dagli europarlamentari pugliesi Raffaele Fitto e Paolo De Castro, per il quale si ipotizzano 100 milioni di euro da spendere su un territorio di 30mila ettari in cinque anni, cofinanziato al 50% dall’Ue e poi da Governo, Regione Puglia e altre regioni interessate. E che avrebbe già la condivisione di Bruxelles e dello stesso ministro Centinaio. Ultimo tassello mancante: il placet di Regione Puglia, prima che nel prossimo ottobre arrivi nella regione il commissario alla salute Vytenis Andriukaitis, il primo membro della Commissione Ue che ha condiviso nelle linee essenziali il proponendo piano De Castro-Fitto, e che in quella occasione potrebbe essere ufficializzato.
Il 16 luglio Fitto e De Castro nella sala consiliare della Provincia di Lecce hanno illustrato alle categorie produttive e agli ordini professionali del mondo agricolo la proposta di un Piano di ristrutturazione del territorio post Xylella. "Dopo aver incontrato i commissari europei alla Sicurezza alimentare e all'Agricoltura, Vytenis Andriukaitis e Phil Hogan - hanno spiegato Fitto e De Castro in una nota - ed avere ottenuto la loro non scontata condivisione e dopo che anche il ministro all'Agricoltura, Centinaio, da noi incontrato a Bruxelles, ha condiviso la nostra proposta considerandola fattibile e concreta, abbiamo voluto illustrarla ai diretti interessati, a chi convive quotidianamente con quello che è stato definito un vero e proprio terremoto che sta distruggendo ettari ed ettari di terreno, che non vuol dire solo danni all'agricoltura, ma anche al turismo, all’agroalimentare, immagine del Salento e non solo".
In Puglia è a rischio è l'intera olivicoltura non solo quella salentina. E fra qualche anno anche extra regionale. Il presidente Emiliano, per questo motivo, ha proposto decreti d'urgenza finalizzati ad ottenere norme speciali di carattere eccezionale, tali da evitare i ricorsi al Tar contro gli abbattimenti, che fino ad oggi hanno arrecato danni ingentissimi.
A tal proposito Fitto e De Castro sono stati chiari: "La nostra proposta non esclude l'adozione di altri provvedimenti amministrativi o legislativi, la nostra è prettamente economica e di ristoro, che possa aiutare le aziende agricole, ma anche i piccoli proprietari terrieri a reinventare una produzione agricola o solo a riceverne un giusto indennizzo per i danni subiti".
De Castro e Fitto hanno ipotizzato un’operazione da circa 100 milioni di euro per circa 30mila ettari di superficie interessata spalmati in cinque anni di piano di ricostituzione. Le risorse si possono recuperare dalle varie misure già varate e non utilizzate. In particolare, il 50% del piano sarebbe a carico del bilancio dell'Unione europea, il restante andrebbe suddiviso tra Governo, Regione Puglia e anche altre Regioni le quali "Non possono non essere interessate alla guerra contro il batterio che potrebbe interessare anche i loro territori" si legge nella nota di De Castro e Fitto.
"Ora l'ultimo tassello che manca - hanno concluso i due europarlamentari - è l'incontro con la Regione Puglia, che contiamo di fare prima della pausa estiva in modo da organizzare per ottobre l'arrivo in Puglia del commissario Andriukaitis per siglare ufficialmente l'avvio operativo del nostro piano".