Dopo aver stanziato, nel biennio 2015-2016, quasi 60 milioni di euro di incentivi attraverso due bandi Psr, la Giunta regionale rilancia la sfida con un altro pacchetto di aiuti pari a 20 milioni di euro. Questo è l'esito del bando 2017 che vedrà l'utilizzo di questi fondi per favorire il decollo di altre 248 aziende e accelerare quindi il ricambio generazionale.
"Il ricambio - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli - è un nodo cruciale da affrontare se vogliamo garantire un futuro alla nostra agricoltura, facendo largo a nuove idee, energie e per dare un'ulteriore spinta all'innovazione".
Dove sono le imprese
Il totale dell'aziende guidate dai giovani, nate nel periodo 2015-2017, è di 993.Nella ripartizione complessiva per provincia del numero di imprese sostenute dalla Regione al primo posto c'è Piacenza con 158 nuove aziende.
Reggio Emilia si classifica al secondo posto con 157 mentre Bologna e Ravenna, a pari merito, si fermano al terzo posto con 130.
Seguono poi Forlì-Cesena con 126, Parma con 112, Modena con 101, Ferrara con 53 e Rimini con 26.
La classifica rimane la stessa anche per la graduatoria dell'ultimo bando 2017.
"Di quest'ultimo bando - afferma Caselli - voglio in particolare segnalare il dato molto positivo delle 98 nuove imprese che si insedieranno nelle aree svantaggiate, cioè essenzialmente quelle di montagna e collinari, dove fare agricoltura è più difficile. Proprio per questo con l'attuale Psr abbiamo scelto di sostenere l'agricoltura di queste zone, investendo il 40% dell'intero budget disponibile. L'insediamento dei giovani con le loro famiglie è l'unica strada per mantenere un tessuto sociale vitale in queste aree a rischio di abbandono, un potente fattore di contrasto allo spopolamento e di presidio del territorio".
Il bando
Delle 248 nuove imprese giovani finanziate, 120 hanno richiesto solo il premio di primo insediamento, che vale 30mila euro in via ordinaria e sale a 50mila euro per le imprese nelle aree svantaggiate, per un ammontare complessivo di circa 9,4 milioni di euro di aiuti; le restanti 128 neo imprese hanno presentato anche un piano di sviluppo aziendale collegato, per un volume complessivo di investimenti di 34,4 milioni di euro, di cui circa 10,8 coperti da finanziamenti erogati dalla Regione.I fondi del Psr a sostegno dei piani di investimento presentati delle neonate imprese giovanili coprono con contributi a fondo perduto che oscillano dal 40 al 50% le spese sostenute ad esempio per la costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso produttivo, l'acquisto di macchinari, attrezzature, impianti di lavorazione e trasformazione, gli interventi di miglioramento fondiario, l'allestimento di locali per la vendita diretta, l'acquisizione di programmi informatici, brevetti e licenze e altre poste minori.
Sulla base dei dati dell'ultimo Rapporto sul sistema agroalimentare dell'Emilia Romagna, presentato nelle scorse settimane, grazie anche al sostegno offerto dal Psr le imprese agricole guidate da giovani sono cresciute del 2,8% nel 2017, in controtendenza con il resto degli altri comparti economici.
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Fonte: Regione Emilia Romagna