I mezzi di trasporto dell'olio assaliti come si trattasse di portavalori. Accade in Puglia, ma in Toscana è allarme furti nei vivai. In Romagna prese di mira le case di campagna.

Non si arresta la stagione positiva del vino. A guidare la crescita è ancora una volta il Prosecco. E per il futuro si pensa al vigneto "sostenibile".

Denunciate le aziende che in regime biologico hanno fatto ricorso a prodotti non ammessi.

Proroga alle domande per ottenere i sostegni destinati ai contratti di filiera, mentre per i giovani apre la "Banca delle terre" per rendere disponili i terreni del Demanio.

Gli avicoltori alle prese con l'aviaria (ma arrivano gli aiuti) e i pastori con la blue tongue degli ovini.

Questi alcuni degli argomenti incontrati sulle pagine dei giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio nelle righe che seguono.


Ladri in azione

L'olio come l'oro, verrebbe da dire leggendo la cronaca di questi ultimi giorni, con i trasportatori presi d'assalto, neanche si trattasse di portavalori. Eppure il “Quotidiano di Bari” del 18 novembre racconta proprio di episodi di questo genere e c'è persino un olivicoltore tarantino, la sua vicenda è pubblicata da “La Stampa” del 20 novembre, che si vede costretto a dormire in auto, nel suo uliveto, per scoraggiare i continui furti.

Nel mirino dei ladri ci sono anche le piante dei vivai. Accade a Pistoia, terra dove questa attività è diffusa, ed è ancora “La Stampa” a riferirlo con la cronaca di un furto ai danni di un vivaista che nel giro di una notte ha visto sparire 5mila piante.
Non va meglio altrove. Il “Corriere Romagna” del 21 novembre mette sul chi va là gli agricoltori che si vedono sempre più spesso presi di mira dai furti di ogni tipo, ora anche nelle abitazioni.

Il tema è ancora quello criminalità, ma di tutt'altro genere e mette insieme lotta alla mafia e burocrazia. Ne parla “Italia Oggi” del 23 novembre per commentare l'obbligo agli agricoltori di avere la certificazione antimafia, pena lo stop ai fondi Pac.


Olio e vino

In tema di olio e ulivi “QN” del 20 novembre ospita un ampio servizio sulla situazione di questo comparto, che può vantare la presenza di 170 milioni di piante e due milioni di ettari a uliveti.
Oltre ai dati produttivi anche un commento sulla produzione, con un'annata che si avvia a chiudere meglio del previsto, ma lontana dai record del passato.

Chi invece continua a macinare record è il vino, con la conferma del “Gazzettino” del 19 novembre che le vendite del Prosecco a fine anno arriveranno a sei miliardi di euro.
Il Brunello di Montalcino va forte negli Usa, dove raccoglie le preferenze dei consumatori. Lo confermano le graduatorie di Wine spectator che vedono questo vino fra i primi dieci, notizia che si apprende il 22 novembre dalle pagine di “QN”.

Nel futuro del vino il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, vede una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, argomento dibattuto in occasione del congresso che l'associazione degli enologi ha tenuto a Firenze e del quale riferisce “Italia Oggi” del 22 novembre
 

Chi spinge sull'export

Prospettive di crescita per le pere. E' quanto emerso dalla manifestazione fieristica "Futurpera" che si è svolta in questi giorni a Ferrara.
I consumi, scrive “Il Resto del Carlino” del 18 novembre, sono in aumento e interessanti prospettive si aprono sui mercati stranieri.

Anche Parmigiano Reggiano e aceto balsamico di Modena tentano la carta dell'export, grazie alle iniziative della Regione Emilia Romagna e alle sue missioni in Cina, delle quali parla la “Gazzetta di Modena” del 21 novembre.


Il bio tradito

Di segno opposto in Basilicata la situazione delle patate il cui mercato è in flessione.
Le cause, a detta de “La Nuova del Sud” del 18 novembre, vanno ricercate nelle importazioni, che deprimono le quotazioni.

Segnali negativi dal mondo delle produzioni a denominazione di origine, ma in questo caso la colpa non è del mercato, scrive “Libero” del 19 novembre, ma delle scelte di alcuni consorzi di tutela che aprendo a nuove pratiche, come ad esempio la possibilità di congelare le mozzarelle, mettono a dura prova la fiducia dei consumatori.

Fiducia che viene a volte tradita anche dalle produzioni biologiche. “Il Fatto” del 20 novembre denuncia infatti la scoperta che alcune aziende che si dichiaravano biologiche in realtà utilizzavano prodotti non ammessi.

Per di più questo quotidiano punta il dito sui consorzi di certificazione, dove si confondono controllori e controllati. Sul tema interviene con una lettera Federbio, precisando la sua posizione alla quale “Il Fatto” del 22 novembre non manca di replicare.


Notizie dal "Palazzo"

A complicare la credibilità delle produzioni a marchio di origine ci pensa anche Bruxelles, con la decisione di allargare a tutta la Ue la possibilità di imbottigliare l'olio extravergine di Calabria a marchio Igp. Se ne discute il 19 novembre su “Libero”.

Da “Italia Oggi” del 17 novembre arriva la conferma che per l'accesso ai contratti di filiera (in ballo ci sono 260 milioni di aiuti), c'è tempo sino al 29 gennaio, grazie a una proroga che sposta la scadenza in avanti di due mesi.

Non bisognerà attendere molto per l'apertura dell'asta dei terreni dello Stato che potranno andare ai giovani. A dicembre, scrive infatti “Italia Oggi” del 23 novembre, prenderà il via la Banca delle terre, che darà accesso a un patrimonio di circa 8mila ettari.
 

Aviaria e lingua blu

Sul fronte degli allevamenti “L'Arena” del 17 novembre segnala la pesante situazione dell'avicoltura, alle prese con nuovi focolai di influenza aviaria.
A farne le spese sono in particolare le aziende lombarde e “L'Eco di Bergamo” del 18 novembre si appella al Governo per invocare aiuti agli allevamenti coinvolti.
Appello presto accolto e “L'Arena” del 20 novembre riporta la notizia che si lavora per mettere a disposizione venti milioni di euro.

Problemi sanitari si registrano in Sardegna, ma in questo caso a farne le spese sono gli ovini a causa della blue tongue, che si aggiunge a quello del prezzo del latte ai minimi storici e delle conseguenze della siccità, come si apprende il 23 novembre dalle pagine de “L'Unione Sarda”.

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