I controlli sul prodotto lavorato e sul riso da seme sono in corso da tempo, ma questa convenzione li rende più numerosi ed efficaci. "Nei laboratori di Castello d'Agogna disponiamo del know how necessario per intensificare le analisi - spiega il presidente dell'ente Paolo Carrà -, andando oltre quelle già programmate. Il Governo, rendendosi conto di come fosse strategica quest'azione di monitoraggio e tutela, ha accolto la nostra disponibilità".
"E' un atto importante - continua Carrà - che dimostra concretamente la volontà di difendere il prodotto di qualità che l'Italia è in grado di offrire in questo campo e che la legge sull'etichettatura obbligatoria garantirà al consumatore".
La convenzione prevede di concentrare l'attenzione "sui risi d'importazione, reperibili soprattutto presso i punti vendita della Gdo e i negozi etnici". Grazie a quest'intesa i controlli, effettuati sulla base di una campionatura che coinvolgerà tutte le regioni italiane, raddoppieranno.
"L'Ente nazionale risi ha il dovere di tutelare la qualità del riso, sia nei confronti del consumatore che nei confronti dei produttori italiani che coltivano questo cereale nell'osservanza scrupolosa delle leggi e della sostenibilità ambientale. Abbiamo offerto gratuitamente le nostre competenze all'Ispettorato per aver la certezza, in questo momento di crisi del settore, di fare davvero di tutto per offrire al consumatore di riso il miglior prodotto esistente sul mercato e contribuire a valorizzare la produzione nazionale" conclude il presidente dell'ente.