Mentre da Bruxelles arriva un nuovo rinvio sulle modifiche alla decisione di esecuzione 2015/789 Ue, contenente le norme dell'Unione europea per il contrasto ed il contenimento della Xylella fastidiosa, l'infezione che nel Sud della Puglia ha attaccato gli oliveti, mostra di avanzare nuovamente e decisa verso Nord.

Infatti sono stati individuati tre nuovi focolai in provincia di Brindisi. Di questi, due sono posti nella fascia tampone e pongono con forza la questione di un possibile successivo attacco ad aree olivetate particolarmente pregiate, come quelle di Locorotondo e Fasano, e in più mettono l'ipoteca su una nuova delimitazione della zona cuscinetto, che potrebbe inglobare aree oggi esenti.

E' quanto riferisce via Facebook il gruppo di lavoro di infoxylella.it, il sito web curato volontariamente da un pool di agronomi sulla base dei risultati pubblicati dall'Agenzia regionale irrigazione e foreste della Regione Puglia su questo sito.

"Il monitoraggio in corso nelle fasce di contenimento e tampone, con campionamenti a cura dell'Agenzia regionale per l'irrigazione e le foreste ed analisi a cura di laboratori certificati, ha consentito di individuare tre nuovi focolai di cui due nella fascia tampone ad Ostuni e Cisternino ed uno nella fascia di contenimento a Ceglie Messapica, a pochi metri dal confine con la fascia tampone" è scritto nella nota di infoxylella.it.

"Dall'aggiornamento della carta del sito Emergenza Xylella della Regione Puglia si evince che il nuovo focolaio di Cisternino rappresenta il nuovo avamposto del batterio, che un anno fa era stato identificato in un'area di servizio di Rosa Marina (Ostuni)" riferisce ancora infoxylella, che ricorda come tutte le piante circostanti, come da protocollo, siano state campionate e si attendono i risultati delle analisi.

"Se quello di Rosa Marina poteva essere considerato non rappresentativo del reale ampliamento della zona infetta - una stazione di sosta di camion provenienti dalla zona infetta - questi tre ritrovamenti fanno temere che sia avvenuto un significativo nuovo avanzamento verso Nord dell'epidemia - afferma ancora la nota, dove si avverte - è presumibile che questi ritrovamenti comporteranno la modifica della delimitazione della zona cuscinetto, inglobando nuovi territori della zona esente".