La prima campagna di monitoraggio era stata condotta fra la fine del 2016 e l'inizio del 2017. La nuova campagna consentirà di verificare eventuali ulteriori avanzamenti territoriali dell'infezione, e servirà anche a confermare quali siano le zone indenni.
I primi comuni sottoposti al monitoraggio, non a caso, sono quelli della cosiddetta zona cuscinetto che si estende a partire dal confine della zona di contenimento senza soluzione di continuità dal mare Ionio all'Adriatico per una larghezza di dieci chilometri e nella quale, nel caso si ritrovi una pianta infetta, si devono attuare le misure di eradicazione dell'organismo nocivo e tutte le misure necessarie per limitare la diffusione del batterio per mantenere tale zona indenne dall'infezione.
"E' trascorso un mese dall'inizio della nuova fase di monitoraggio della Xylella fastidiosa" è scritto in una nota dell'Agenzia regionale per forestazione e l'irrigazione della Regione Puglia dello scorso 31 agosto.
"Dal 31 luglio scorso sono in campo ogni giorno mediamente 80 squadre di agenti fitosanitari (due unità per squadra) che stanno controllando il territorio pugliese alla ricerca delle piante eventualmente infette. Ogni squadra è dotata di un tablet e comunica in tempo reale i dati relativi alle ispezioni che quotidianamente effettua" continua la nota, che è stata anche rilanciata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sui social.
"Dal 31 luglio scorso al 31 agosto sono state effettuate 38.428 ispezioni, pari a circa i 4/5 dell'intera zona cuscinetto. Tenendo presente la pausa ferragostana, la media delle ispezioni si è quindi mantenuta sempre intorno alle 2mila al giorno" è scritto.
I comuni pugliesi finora coinvolti nell'attività di monitoraggio sono: Brindisi, Ceglie Messapica, Cisternino, Crispiano, Fasano, Grottaglie, Locorotondo, Martina Franca, Montemesola, Ostuni, Statte, Taranto.