I risultati delle analisi sugli olivi del Salento, effettuate dall'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr e dall'Università degli studi di Bari per conto dell'Osservatorio fitopatologico della Regione Puglia, continuano a dare esiti positivi per la Xylella fastidiosa.

In particolare negli ultimi tempi assommano a 76 le nuove piante confermate positive alla Xylella, distribuite in una quindicina di nuovi focolai, tutti compresi nella zona di contenimento già nuovamente perimetrata il 10 febbraio 2017. I risultati più recenti sono stati comunicati lo scorso 21 febbraio, ma altre analisi su altri campioni sono in corso.

Il monitoraggio ad oggi ha comportato il campionamento di oltre 147mila piante su 156.488 ettari controllati. I risultati più recenti assegnano, per la provincia di Brindisi, quattro nuovi casi di Xylella a Brindisi, 17 a Francavilla Fontana, tre a Ceglie Messapica, cinque a Carovigno e ben 34 ad Oria.
In provincia di Taranto sono localizzati sette nuovi casi di Xylella a Taranto, cinque a Fragagnano ed uno a Manduria.

I nuovi quindici focolai vanno ad aggiungersi ai cinque comunicati il 23 gennaio 2017 nei comuni di Grottaglie, Carovigno, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni e Taranto nei pressi dell'invaso Pappadai.

"Gli agri di Manduria e Fragagnano sono per la prima volta interessati dal ritrovamento di piante infette e quindi dal problema Xylella - scrivono gli specialisti di infoxylella, che sottolineano - dalla lettura dei dati si può notare la maggior concentrazione di positivi, sparsi nell'agro e non raggruppati, nei comuni di Francavilla Fontana ed Oria".

A Ceglie Messapica, Carovigno e presso l'invaso Pappadai a Taranto, le nuove piante infette individuate derivano dal campionamento e dall'analisi (ancora non completata) di tutte le piante situate nel raggio di cento metri intorno ai primi positivi, quelli comunicati il 23 gennaio scorso.