E' la Fondazione Fico, che opererà all'interno della Fabbrica italiana contadina, il grande parco che sta sorgendo a Bologna e sarà l'unico luogo al mondo dov'è rappresentata l'intera filiera del cibo del nostro paese, dal campo alla tavola.
Costituita lo scorso luglio, la "Fondazione Fico per l'educazione alimentare ed alla sostenibilità" è presieduta dall'agroeconomista Andrea Segré, e vede tra i soci fondatori Caab, CoopFond, Enpav ed Enpam.
Al nuovo ente si sono già uniti alcuni dei più importanti atenei e istituzioni nazionali di ricerca sul cibo: l'Università di Bologna, il Future food institute e l'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, vero cuore scientifico e culturale di Slow food che l'ha promossa a Bra (Cuneo) nel 2004, con la collaborazione delle Regioni Emilia Romagna e Piemonte.
Attraverso lo strumento del protocollo di intenti, alle attività della Fondazione Fico collaborerà anche il ministero dell'Ambiente, mentre stanno confermando la propria adesione anche altre istituzioni competenti su alimentazione, salute, sostenibilità.
"La Fondazione - ha spiegato il presidente della Fondazione Andrea Segrè - sarà l'anima scientifica e divulgativa di Fico a Bologna, città del cibo sostenibile, operando su tre aree: formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica, promozione. Vogliamo scommettere sulla possibilità di invertire la tendenza planetaria verso diete di scarsissima qualità nutrizionale e altissimo valore calorico".
"Secondo l'Oms - continua Segrè - potremmo oggi prevenire circa un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali grazie ad una equilibrata e sana alimentazione, ma la scorretta nutrizione minaccia un abitante del pianeta su tre. La Fondazione promuoverà la dieta mediterranea e il suo benefico portato per la salute, i modelli di produzione agricola e consumo alimentare sostenibili dal punto di vista economico, ambientale, energetico e sociale, seguendo gli obiettivi indicate dall'Onu in rapporto a cibo e sviluppo".
All'incontro, presso il rettorato dell'Università di Bologna, sono intervenuti anche il ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, il prorettore per la Ricerca dell'Università di Bologna Antonino Rotolo, il rettore dell'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo Piercarlo Grimaldi, insieme al segretario generale della Fondazione Fico Alessandro Bonfiglioli, l'amministratore delegato di Fico Eataly world Tiziana Primori, e l'assessore all'Economia, promozione della città e relazioni internazionali del Comune di Bologna Matteo Lepore.
Fico promuoverà l'intera filiera dell'agroalimentare italiano, con coltivazioni e allevamenti dimostrativi, laboratori artigianali, ristoranti e botteghe, organizzando 5mila attività per le scuole di ogni ordine e grado, e mira a coinvolgere ogni anno circa 100mila studenti italiani e stranieri ed i loro insegnanti in percorsi educative e culturali.
"La Fabbrica italiana contadina nasce anche per fare crescere, a partire dai giovani e dai bambini, la consapevolezza e la cultura del nostro cibo" sottolinea l'amministratore delegato Tiziana Primori.
"La didattica, la formazione e la divulgazione sono aspetti chiave di Fico Eataly world. Vogliamo inoltre che Fico sia una grande risorsa anche per il mondo dell'agroalimentare, che qui potrà trovare e sviluppare competenze uniche e quell'arte del saper fare che sono l'anima del cibo italiano".
A questo scopo Fico ospiterà dieci aule, tre chilometri di percorsi educativi, sei aree multimediali. La Fondazione progetterà, organizzerà e promuoverà programmi di cultura della sostenibilità economica, sociale, ambientale ed alimentare, compresi master, corsi di alta formazione, summer e winter school, summer e winter camp e corsi di aggiornamento professionale.
A questi si aggiungeranno 500 stage formativi all'anno per giovani che vogliono imparare un mestiere ed adulti che vogliono specializzarsi, ed oltre mille corsi divulgativi ogni anno per bambini, ragazzi e adulti tra laboratori e degustazioni.
La Fondazione ha già attivato i primi progetti, a cominciare dal Protocollo che sarà a breve siglato con il ministero dell'Ambiente guidato da Gian Luca Galletti: l'intesa getterà le basi per iniziative comuni in materia di educazione alimentare e ambientale, sostenibilità, qualità dei prodotti e salute, a livello nazionale e sul territorio attraverso lo studio, monitoraggio e promozione delle "best practices".
"Il ministero dell'Ambiente firmerà nei prossimi giorni con la Fondazione Fico su alcuni temi che per noi rivestono il massimo interesse" ha infatti annunciato a Bologna il ministro Galletti.
"Lavoreremo assieme per l'educazione ambientale e alimentare, la lotta allo spreco del cibo e la sostenibilità all'interno della filiera agroalimentare. La cultura specialistica e la formazione scientifica che la Fondazione Fico riesce a mettere in campo saranno un utilissimo supporto per le iniziative e i progetti ambientali del nostro ministero".