Ringraziando i soci per la fiducia, il neopresidente ha commentato: "Sono consapevole del momento particolare che sta attraversando il comparto del pomodoro da industria e delle aspettative che da più parti vengono rivolte anche all'Organizzazione interprofessionale. Come ho detto accettando la candidatura, sono convinto delle potenzialità di mercato di questa filiera, dei suoi valori qualitativi da valorizzare commercialmente e della possibilità di rendere l'interprofessione uno strumento incisivo ed efficace anche ai fini di una programmazione produttiva correlata agli andamenti del mercato e quindi, in ultima analisi, propedeutica ad una migliore remunerazione del prodotto. Determinante risulterà, da questo punto di vista, l'unità di tutte le componenti della filiera e la comune volontà di intraprendere le scelte necessarie. Nel mio mandato da presidente della Oi mi atterrò al Piano triennale di attività 2015-2017 approvato dall'Assemblea dei soci e alle deliberazioni degli Organi collegiali, cercando sempre, nello stesso tempo, di promuovere le innovazioni necessarie e opportune con la massima condivisione delle componenti di filiera, delle associazioni professionali agricole, delle cooperative e delle industrie di trasformazione".
Rabboni, 64enne bolognese, dal 2005 al 2014 è stato assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna portando all'approvazione due Piani di sviluppo rurale per oltre 2,2 miliardi di euro, ha promosso il finanziamento dei progetti di filiera, la legislazione regionale in tema di Organizzazioni interprofessionali e la decisione nazionale di aiuto accoppiato per il pomodoro da industria. In precedenza aveva ricoperto l'incarico di vicepresidente della Provincia di Bologna ed attualmente è presidente della società consortile Gruppo di azione locale, Gal, dell'Appennino bolognese.
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