Continua la conta dei danni in Puglia, la regione colpita a partire dal 6 settembre scorso dal maltempo proprio mentre erano in atto le operazioni di presemina, raccolta dei pomodori, dell’uva da tavola e la vendemmia.

Le prime stime - riferite dall'Alleanza delle cooperative agroalimentari - parlano di perdite consistenti sopra il 60% per il pomodoro e fino al 30% per uva da vino e da tavola, specie in provincia di Foggia, nell'area del San Severo Dop. A causa delle bombe d'acqua - secondo Cia Puglia - sono migliaia gli ettari di vigneto e oliveto ancora allagati tra le province di Bari, Bat, Brindisi e Lecce. Si tratta della terza ondata di maltempo che ha colpito la regione, dopo le grandinate del 21 maggio 2016 e dell’8 agosto scorso, che pure avevano comportato danni alle colture.
 
Si segnalano, anche da parte di altre fonti, vigneti e oliveti allagati dal nord della Puglia fino al Salento. I danni maggiori sembrano localizzati in provincia di Foggia e nel Salento, ma in provincia di Bari e di Bat si è fatto particolarmente sentire il fenomeno delle bombe d’acqua.
 
E se il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria Dop-Docg annuncia che l’80% dell’uva è in salvo, per tutto il resto del comparto vitivinicolo pugliese quella che si annunciava fino a pochi giorni fa come un’ottima annata, sembra essersi trasformata in una da dimenticare: dove non si è ancora vendemmiato, per giorni non si potrà entrare in vigna a causa degli allagamenti. Gli effetti dell’umidità sulle bacche saranno negativi, per via delle muffe e di altre fitopatie che potranno svilupparsi.
 
Servono interventi politici
"Ci sono tante aziende che hanno perso tutto. Per questo chiediamo alla Regione Puglia di richiedere al ministero per le Politiche agricole di dichiarare lo stato di calamità per i territori maggiormente coinvolti”. Queste le parole di Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari italiane, che al tempo stesso avanza le prime stime sui danni e commenta l’ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Foggia e altre province della Puglia.

“Nelle prossime ore, a seguito degli eventi climatici di questi giorni che hanno un impatto devastante sulle produzioni vitivinicole, depositerò istanza al Mipaaf affinché si valutino possibili misure di intervento straordinario per riconoscere agli agricoltori pugliesi un ristoro, in aggiunta a quanto già è previsto come conseguenza della dichiarazione dello stato di calamità che spero la Regione Puglia produca al più presto”.
E’ quanto dichiarato ieri sera dal senatore Dario Stefàno (Misto), capogruppo nella Commissione Agricoltura del Senato, invitato ad intervenire dal presidente della cooperativa Cantina Due Palme, Angelo Maci che ha chiesto il sostegno delle istituzioni locali e nazionali, preoccupato per il settore vitivinicolo colpito dalle pesanti piogge di questi giorni. La Due Palme - 1000 soci conferenti e 2500 ettari di vigneto - si trova a Cellino San Marco (Brindisi), comune dove si registrano ingenti danni.

Salvo il Primitivo di Manduria
Per quanto riguarda le zone del Primitivo di Manduria, localizzata per lo più in provincia di Taranto, il maltempo non ha compromesso eccessivamente la raccolta dell'uva nei circa 3.140 ettari di vigneti che costituiscono la denominazione.
“Abbiamo evitato il peggio perché un buon 80% di uva è stato già raccolto, con chicchi di ottima qualità che preannunciano un ottimo vino - spiega Roberto Erario, presidente del Consorzio di tutela - I vigneti stanno reggendo bene anche grazie alle scelte di adottare le misure Ocm che hanno permesso così miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l'introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile”.