Bombe d’acqua e nubifragi hanno duramente colpito la Puglia ed il Molise a partire dall’8 settembre e fino a ieri 11 settembre 2016.

Ad avere la peggio la provincia di Foggia, dove a San Severo un imprenditore agricolo è morto durante l’esondazione di un torrente. Nel foggiano si registrano ingenti danni alle colture e alle strutture agricole, mentre a Lecce e Taranto si teme per il prosieguo della vendemmia.

“Cordoglio alla famiglia del nostro socio che ha perso la vita trascinato dalla violenza di acqua e fango a San Severo (Foggia) in una area a forte rischio idrogeologico – ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele In provincia di Foggia lo straripamento del torrente Candelaro ha gravemente danneggiato i comuni dell’area pedegarganica, da Sanpaolo di Civitate, San Severo, Apricena, in particolare località Pettoricchio e La Foresta, a Sannicandro. Gravi danni anche a San marco in Lamis, duramente colpito da smottamenti e violenza delle acque miste a fango”.

Il presidente di Coldiretti Puglia, lo scorso 10 settembre ha inoltre dichiarato: “Risultano distrutte le ultime partite di pomodoro non ancora raccolte e sono gravemente compromesse le operazioni di presemina già eseguite. Dalla zona nord di Brindisi a tutto il Salento da martedì sono caduti oltre 400 millimetri di acqua. Nelle prossime ore speriamo di riuscire ad entrare in campagna per continuare la vendemmia”. Ma le piogge sono continuate a cadere ancora fino a ieri 11 settembre su tutta la regione e la conta dei danni è ancora in corso.
 
“In provincia di Lecce i campi sono allagati –  ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, il 10 settembre – e ciò desta forti preoccupazioni per il proseguo della vendemmia, perché se gli agricoltori non potranno entrare nelle campagne l’uva da vino andrà perduta, per non parlare degli attacchi di muffe che potrebbero, comunque, compromettere il prodotto. Medesima situazione a Taranto, nell’area del Primitivo, dove piove da 5 giorni. Nell’agro di Galatina una grandinata violenta ha danneggiato gli ortaggi. In provincia di Bari il rischio più grande lo corre l’uva da tavola che per le incessanti e violente piogge potrebbe spaccarsi o potrebbero verificarsi fenomeni quali il ‘cerchietto’ che rende l’uva invendibile. I danni reali potranno essere accertati soltanto nelle prossime ore”.

La furia dell’acqua ha allagato aziende e magazzini con i prodotti appena raccolti e colpisce il settore agricolo – sottolinea la Coldiretti - proprio all’inizio della vendemmia che è stata rinviata e si temono ora le conseguenze dell’umidità. Difficoltà alla viabilità nelle campagne per la presenza di detriti sulle strade allagate e danni a strutture e macchinari.

In Molise, dove è crollato un ponte a Trivento (Campobasso), isolando alcune contrade rurali, le zone di Ururi, Larino, Santacroce di Magliano e quelle del capoluogo di regione sono state colpite da forti nubifragi che hanno creato danneggiamenti, anche se non sono ancora segnalati danni diretti a colture ed infrastrutture agricole.