Strategie comuni partendo da esperienze diverse per i vini eroici della Lombardia, con l'obiettivo di una valorizzazione integrata della viticoltura delle aree di montagna.
E' stato questo in sintesi il punto centrale dell'incontro organizzato dal Cervim, che si è tenuto a Sondrio, che segue quelli già svolti a Banyuls Sur Mer (Francia), Savoia (Francia), Conegliano (Tv).

All'incontro, oltre al presidente del Cervim Roberto Gaudio hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Sondrio Christian Borromini, la presidente dell'Ersaf Lombardia (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) Elisabetta Parravicini, il direttore dell'Ersaf Massimo Ornaghi, il presidente del Consorzio vini Valtellina Mamete Prevostini, il direttore del Consorzio vini Valle Camonica Sergio Bonomelli e per la Fondazione Fojanini, sede dell'incontro, il direttore Graziano Murada.

"L'incontro di Sondrio - sottolinea il presidente Cervim Roberto Gaudio - ha permesso di evidenziare obiettivi, strategie ed azioni comuni per la tutela e valorizzazione della viticoltura eroica, che nei territori montani della Lombardia assume un grande valore per l'ampia presenza e professionalità di viticoltori 'eroici'.
Importante e propositiva la partecipazione del mondo produttivo e dei consorzi, oltre ovviamente, alla presenza dei vertici dell'Ersaf regionale"


"Abbiamo deliberato con convinzione la nostra adesione al Cervim - ha affermato Elisabetta Parravicini - perché riteniamo che il ruolo dell'ente sia fondamentale per la salvaguardia e la tutela dei territori montani attraverso una delle produzioni di qualità. Come ente siamo convinti anche di poter dare il nostro contributo in termini di internazionalizzazione dei rapporti, attività di lobbying e realizzazione di progettualità a livello europeo anche attraverso l'associazione Euromontana, di cui sono la vicepresidente"

"Siamo molto soddisfatti dell'unità di intenti raggiunta nell'incontro di oggi, 13 settembre 2016" ha aggiunto il presidente Consorzio vini Valtellina Mamete Prevostini.
"L'obiettivo comune è sicuramente quello, oltre alla realizzazione di progetti comuni, di riuscire sempre più a comunicare l'importanza e il valore della viticoltura di montagna; oltre all'enorme lavoro che c'è alla base di prodotti di assoluta qualità. Un obiettivo che dovrà essere raggiunto è quello di riuscire a trasferire tutto questo al consumatore finale"

"Un momento di confronto operativo molto importante quello organizzato dal Cervim" ha precisato Graziano Murada, direttore della Fondazione Fojanini. "E proprio tramite il Cervim possiamo pensare di proporre studi e ricerche all'interno dei diversi programmi comunitari dedicati alla ricerca".