A supportarlo nella gestione sono stati chiamati i vice presidenti Giuseppe Crovato (Cantina di Bertiolo, Udine) e Michelangelo Tombacco (I Magredi di San Giorgio della Richinvelda, Pordenone).
Nel direttivo siedono anche: Luigi Antiga (Cantina di Sacile e Fontanafredda, Pordenone), Gianfranco Bianchini (Forchir di Camino al Tagliamento, Udine), Anna Brisotto (San Simone di Porcia, Pordenone), Guecello di Porcia e Brugnera (Principi di Porcia di Azzano Decimo, Pordenone), Luigino Fogal (Cantina di Rauscedo, Pordenone), Bruno Pittaro (Pitars di San Martino al Tagliamento, Pordenone), Stefano Trinco (Vigneti Pittaro di Codroipo, Udine) e Paolo Valdesolo (Pighin di Pavia di Udine, Udine).
Il Consorzio Friuli Grave, nato nel 1970, rappresenta la denominazione più grande del Friuli Venezia Giulia con una produzione annuale di circa 300mila hl di vino su 3.800 ettari vitati.
Si tratta di vini freschi, fruttati ed eleganti che finiscono sulle tavole di tutto il mondo grazie all'export che porta nei mercati stranieri oltre il 50% della produzione locale e che conferma, anche per il settore vinicolo, la propensione all'esportazione come è nella filosofia imprenditoriale del territorio che li vede nascere.
Il presidente Biscontin, ringraziando i consiglieri per la fiducia accordata, ha ricordato che tutto il comparto vitivinicolo regionale, in tempi brevi, sarà chiamato a nuove e importanti sfide.
Uno dei principali compiti, nell'immediato futuro, sarà legato al consolidamento della collaborazione e delle sinergie tra tutti i consorzi vitivinicoli regionali in funzione dell'imminente entrata in vigore della nuova Doc "Friuli Venezia Giulia" che dovrà trovare le denominazioni del territorio pronte all'impegno della promozione delle eccellenze del "vigneto Friuli".