La prima cosa che si pensa è 'questi sono matti, non avranno mai successo'. Poi però a ben guardare il progetto SpiruFarm è semplicemente tanto visionario da sembrare fantascientifico.
L'idea in fondo è semplice: coltivare alghe per l'alimentazione umana nel bel mezzo della Pianura padana, a Cremona, utilizzando acqua e il calore disperso da una centrale di biogas.

SpiruFarm è una startup agricola innovativa”, spiega ad AgroNotizie Antonio Idà, ceo dell'azienda. “Produciamo spirulina, una microalga verde-azzurra già conosciuta nell'antichità e utilizzata per l'alimentazione umana. La peculiarità di questa alga è che è molto nutriente: il 60% del suo peso secco è composto da proteine e amminoacidi essenziali. Inoltre contiene sali minerali, ferro, anti-ossidanti e vitamine, anche la B12, non semplice da trovare in natura”.

Di novel food, i cibi del futuro, ne avevamo già parlato in occasione di Expo2015. E anche a Seeds&Chips, la convention internazionale per chi fa innovazione nel settore agroalimentare, se ne è discusso.
Nello specifico le alghe vanno a rispondere a due esigenze. Primo, trovare una fonte di nutrimento efficiente per una popolazione mondiale in costante crescita. Basta un metro quadro di coltivazione di spirulina per sfamare sei bambini per un anno, assicurano dall'azienda.
E visto che in futuro non tutti potremo permetterci di mangiare 130 chili di carne all'anno (visti i costi economici e ambientali) le alghe possono rappresentare una soluzione.

E poi ci sono quelli che la carne non la mangiano, per scelta. Un trend in crescita in Italia e in Europa. Per vegani e vegetariani la spirulina è una fonte importante di proteine. Il gusto, come possiamo testimoniare noi di AgroNotizie che l'abbiamo mangiata in purezza, non è gradevole al primo impatto. Ma alla SpiruFarm hanno ideato dei prodotti, come biscotti, grissini, pane e birra molto buoni.

Il prezzo di mercato è interessante: la spirulina viene venduta al consumatore finale a 400 euro al chilo e le richieste di mercato ad oggi sono alte. Una condizione che potrebbe spingere qualche agricoltore intraprendente a farci un pensierino.
Ma attenzione, non ci si puó improvvisare coltivatori di alghe da un giorno all'altro.

Nella SpiruFarm ci sono delle vasche di cemento realizzate appositamente in cui viene fatta circolare acqua arricchita con nutrienti specifici per le alghe (che rappresentano circa il 70% dei costi di produzione). Queste assorbono la luce del sole che penetra da una copertura in vetro e crescono, moltiplicandosi.
Le 'fattorie di alghe' solitamente in inverno si fermano, perché la spirulina ha bisogno di acqua a 25-30 gradi per crescere, anche se il range ottimo sarebbe di 33-35 gradi.
Alla SpiruFarm hanno pensato anche a questo. Riutilizzano il calore disperso da una centrale di biogas per scaldare l'acqua e produrre spirulina tutto l'anno.

AgroNotizie è media partner di Seeds&Chips
 

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