Taglio non contrario a ricerca scientifica
L’avvocato generale Yves Bot non ha ravvisato contraddizioni tra le misure che impongono l’abbattimento e ulteriori ricerche scientifiche e trattamenti fitosanitari preventivi.
Nessuna violazione precauzione e proporzionalità
Sempre l’avvocato generale non ha rilevato alcuna violazione dei principi di precauzione, adeguatezza e proporzionalità come invece sostenevano i ricorrenti al Tar del Lazio. Questo perché, scrive l’avvocato, la Commissione europea si è rifatta a un parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) del 6 gennaio 2015.
Risarcimento agricoltori è competenza nazionale
Infine, l’avvocato della Corte Ue ha affermato che è competenza degli Stati membri l’istituzione di un regime che conceda ai proprietari dei fondi interessati un indennizzo ragionevolmente commisurato al valore delle piante distrutte. Un diritto all’indennizzo sussiste, pertanto, nonostante il silenzio sul punto della decisione della Commissione.
Nelle prossime settimane verrà pronunciata la sentenza definitiva della Corte di Giustizia Ue.