La presentazione è avvenuta in occasione del convegno della tredicesima edizione di Sicilia en Primeur, anteprima mondiale dei vini di Sicilia in programma al Verdura Resort di Sciacca (Ag).
L’evento quest’anno ha conosciuto numeri da record: 100 giornalisti provenienti da oltre 20 Paesi, 52 aziende partecipanti, 800 vini in degustazione. La manifestazione, organizzata da Assovini Sicilia “punta sulla qualità dell’enologia e su chi ha il coraggio di investire in questa terra siciliana, ricca di contrasti”.
Queste le parole pronunciate dal presidente Francesco Ferreri che, in apertura del convegno, ha ricordato Giacomo Tachis, enologo recentemente scomparso, figura fondamentale nello sviluppo dell’enologia siciliana.
Durante l’incontro si sono alternati al tavolo dei relatori, nell’ordine, Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia; Rosario Di Lorenzo, professore dell’Università di Palermo; Mariangela Cambria, vicepresidente di Assovini Sicilia; l’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo e Marco Perniciaro di Mosaicoon.
Dall’incontro è emerso che il vigneto Sicilia è in piena salute: con una dimensione tre volte maggiore rispetto a quello della Nuova Zelanda, esso oggi produce tra i 4 e i 5 milioni di ettolitri di vino, il 68% del quale da vitigni autoctoni.
Prima Regione in Italia per produzione di vino bio con 21mila ettari (38% del totale nazionale), quest’isola è caratterizzata da 23 Doc e una Docg. I numeri della Doc Sicilia hanno segnato un +23% con una produzione di 24 milioni di bottiglie nel 2015.
Proprio il vino siciliano è stato protagonista di Sicilia en Primeur, dove in anteprima è stata degustata l’annata 2015. Un anno caratterizzato da una condizione ottimale e dalla constatazione di un cambiamento climatico positivo: in Sicilia piove di più e in maniera maggiormente favorevole alla viticoltura rispetto agli anni scorsi.
Durante l’incontro si è parlato anche di enoturismo, fenomeno in costante crescita tra le aziende di Assovini Sicilia, che nel 2015 hanno registrato un incremento di turisti del 22%, da accordi con operatori turistici nel 62% dei casi, attività ricettiva alberghiera per il 40% e ristorativa per il 69%.
Numeri confermati dall’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo che ha evidenziato come il 70% del turismo in Sicilia sia spinto dall’enogastronomia.
Ora la scommessa della Regione sarà integrare questo patrimonio con quello culturale e naturalistico. Una direzione nella quale va proprio il nuovo magazine online voluto da Assovini Sicilia e diretto da Francesco Pensovecchio. Portale dove la comunicazione emozionale avrà un ruolo strategico.
Per rispondere alle esigenze del turista moderno le aziende dovranno, infatti, raccontare le loro storie, così come evidenziato da Marco Perniciaro di Mosaicoon.