Con queste parole Costantino Vaia - DG Consorzio Casalasco del Pomodoro e già presidente Amitom in carica al momento dell’assegnazione all’Italia dell’11° edizione del Congresso – ha aperto il più importante appuntamento internazionale per il mercato del pomodoro da industria.
Vaia ha poi proseguito con un’analisi della situazione italiana e ha introdotto, con spunti di riflessione incalzanti e propositivi, gli ospiti istituzionali presenti all’opening session: il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro (in collegamento video), il presidente Amitom, Dimitri Nomikos, il presidente Wptc, Andrew Tianchi e il presidente sezione vegetali di ISHS Silvana Nicola.
“Il nostro settore – ha spiegato Vaia - si trova di fronte a un’inevitabile sfida, imposta dalla globalizzazione, che è importante cogliere attraverso collaborazione e dialogo. Mezzi indispensabili per trovare nuove strategie e azioni perchè la filiera del pomodoro sia produttiva, efficiente, sostenibile, ma soprattutto duratura nel tempo e indipendente da logiche speculative. Perché questo avvenga molto dipende anche dalle future politiche agricole dei governi di tutto il mondo”.
In questo senso il Congresso rappresenta un’occasione unica di confronto per trovare soluzioni concrete: oggi il rischio che il pomodoro possa subire la concorrenza di altre colture più appetibili in termini di produttività e di redditività è altissimo.
“E' importante – ha proseguito Vaia - che la redditività della materia prima possa essere migliorata per gli operatori del settore, senza pesare esclusivamente sul consumatore finale, agendo sulle criticità strutturali del proprio Paese, creando aggregazione, crescita dimensionale e forme di collaborazione tra i diversi anelli della filiera. L’Italia, che con le sue 126 imprese e con una quota di oltre il 12% rappresenta il secondo trasformatore al mondo di pomodoro da industria, sviluppa un volume d'affari di circa tre miliardi di euro, di cui oltre il 56% è destinato all'export. Questo dimostra quanto questo settore, forse troppo spesso ignorato dai riflettori, sia decisamente rilevante per tutta l’economia”.
Costantino Vaia, dg Consorzio Casalasco del Pomodoro e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina
L’Italia, cogliendo a pieno il ruolo di leadership del settore che il mondo le riconosce, può farsi pioniere di un progetto di così ampio respiro, ma certamente deve rintracciare nelle istituzioni un alleato forte, pronto a promuovere ed investire sui punti di forza delle realtà presenti sul mercato.
“A pochi mesi dall’evento Expo 2015 – ha concluso Vaia rivolgendosi al ministro Martina - penso che questo evento possa rappresentare un’ulteriore occasione per evidenziare le eccellenze di una filiera e di un know how e qualità che tutto il mondo ci riconosce”.
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