Apre oggi 20 giugno 2012 a Rio de Janeiro, in Brasile, Rio +20, la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile. A vent'anni esatti dallo storico Vertice della Terra, tenutosi nella stessa città, i temi sul tavolo restano la green economy e lo sviluppo sostenibile. Una sfida fondamentale per il futuro dell'umanità e del pianeta.

"L'agricoltura italiana non solo è pronta a raccogliere la sfida dello sviluppo sostenibile - dice Confagricoltura - ma ha già raggiunto importanti risultati, assicurando una presenza costante sul territorio di imprese che generano reddito e occupazione con la produzione di alimenti sani e sicuri, nel rispetto dell'ambiente e della salute umana".

Gli agricoltori italiani, riporta l'organizzazione agricola, dal 2000 al 2010 hanno ridotto l'utilizzo di anticrittogamici del 18% e di insetticidi di oltre il 20%. Non solo, in coerenza con le direttive europee, sempre dal 2000 al 2010, hanno diminuito del 37,5% l'uso di concimi minerali di sintesi, privilegiando la concimazione organica.

Inoltre, l'agricoltura ha contenuto le proprie emissioni di gas serra negli ultimi quindici anni del 16%, contro una media degli altri settori del 6% ed un aumento nei trasporti, nel residenziale e nel terziario. Infine, l'agricoltura contribuisce all'assorbimento di Co2 con i normali processi produttivi e con lo sviluppo delle agroenergie, che determinano un risparmio diretto di fonti energetiche.

"Occorre – conclude Confagricoltura – non una politica della sostenibilità in agricoltura, ma per la sostenibilità in agricoltura. Che significa investire nel settore, consentendo ad un sempre maggior numero di imprese agricole di raggiungere dimensioni sufficienti, produrre e competere sul mercato; non solo sul piano della qualità, ma anche dei prezzi. Sviluppare e favorire ricerca e innovazione che, anche nella difesa dell'ambiente, sono fondamentali".