Confagricoltura ha aderito con convinzione, portando il suo contributo, alla Giornata sull’agricoltura sociale organizzata dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

“Le persone svantaggiate e deboli - ha detto il rappresentante di Confagricoltura Paolo Perinelli nel corso dell’audizione della Commissione in sede di indagine conoscitiva - possono trarre grandi benefici sul piano fisico e intellettivo dal contatto con la natura e dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici di un’azienda agricola e queste esperienze possono concorrere concretamente anche all’integrazione sociale di un individuo”.

Confagricoltura è impegnata da tempo su questo fronte, con le sue aziende, che aderiscono alla Rete delle Fattorie Sociali, un’iniziativa nata sei anni fa con l’obiettivo, appunto, di mettere 'in rete' agricoltori, operatori sociali, associazioni, famiglie e anche cittadini singoli, per favorire l’inserimento dei disabili all’interno delle aziende agricole.

All’audizione ha partecipato anche il presidente della Rete, Marco Berardo di Stefano, socio di Confagricoltura e titolare della Fattoria Solidale del Circeo, una delle oltre 2000 aziende agricole che in tutto il territorio nazionale si occupano di persone svantaggiate e deboli.

“Oggi la Rete - ha spiegato Di Stefano - è una realtà concreta, che riunisce le aziende agricole che affiancano alla propria attività principale, quella produttiva, progetti a sfondo sociale, che creano occupazione per persone diversamente abili, ex detenuti, ragazzi delle sezioni carcerarie minorili, ex tossicodipendenti, ed offrono servizi (ippoterapia, riabilitazione) alle categorie più deboli, come gli anziani. In Italia oltre 3.000 disabili sono inseriti lavorativamente nelle fattorie sociali e 4000 persone usufruiscono dei loro servizi di assistenza”.