Alla guida della sede italiana di Bayer Cropscience dal primo agosto 2011, Karina von Detten ha incontrato per la prima volta i giornalisti presso il Circolo della stampa di Milano. "All'inizio ho cercato di capire che cosa può dare Bayer Cropscience all'Italia, oltre alle soluzioni tecniche": lavoro, ricerca, sostenibilità.

"Per quanto riguarda l'ambito del lavoro, in Bayer Cropscience ho trovato un network virtuoso con università, istituzioni e diversi attori della filiera, dagli agricoltori alla grande distribuzione." Inoltre in Bayer sono impiegati giovani talenti italiani ed esteri, per uno scambio di conoscenze e l'approfondimento delle proprie competenze.

"Il tema della ricerca mi interessa particolarmente". A livello globale, Bayer Cropscience incrementerà del 20% l'investimento in ricerca; nel 2015 saranno investiti 850 milioni di Euro. In Italia Bayer vanta 40 anni di esperienza nell'ambito della ricerca sul campo, rivestendo un ruolo primario, con i propri 100 agronomi, per tutta l'area del sud Europa.

In questo contesto è importante promuovere un uso sostenibile degli agrofarmaci. "Come viene implementata questa sostenibilità? In primo luogo, sostituendo molecole vecchie con nuove più performanti e al tempo stesso più rispettose dell'ambiente."

"Tutto ciò che arriva sulla nostra tavola dipende dall'attività agricola. Il consumatore si confronta quindi con l'attività dell'agricoltore e dei suoi fornitori", ricorda Karina von Detten, commentando lo stretto legame dei temi dell'agricoltura con quelli della sicurezza alimentare, evidenziato anche dall'attenzione riposta a questo tema dall'Expo 2015.

L'evoluzione dell'agricoltura italiana

Il tema della diversità e specificità delle produzioni agricole e la forza del marchio "made in Italy" sono vettori dello sviluppo dell'agricoltura moderna, "in contrasto con un'agricoltura antica, da museo. L'innovazione è fondamentale per preservare la competitività e affrontare il mercato globale, a supporto delle comunità locali di produttori, per contribuire alla gestione del territorio, per garantire le materie prime dei nostri prodotti tipici.

In questo contesto, Bayer Cropscience guarda con fiducia al futuro: l'innovazione sarà al servizio della filiera completa, oltre che degli obiettivi dell'azienda. "Nel 2012, un quinto del nostro fatturato sarà realizzato con nuove molecole. Stiamo lanciando nuovi prodotti e proseguendo con progetti come BayDir, Magis - che sarà aperto al settore della vite per uva da tavola - e la linea Coltura e cultura, che comprenderà presto un volume sull'insalata ed uno sugli agrumi."

"Se da un lato viviamo in un momento di crisi," conclude l'amministratore delegato "ci sono fattori positivi: crescita delle superfici investite a grano, prospettive di stabilità delle quotazioni delle commodities, il ruolo primario - e riconosciuto - della produzione di cibo."

Nell'ambito dell'incontro, Silvio Cittar, direttore marketing di Bayer Cropscience, ha anticipato le novità 2012 nel settore della difesa delle colture. La novità più rilevante sarà "Crop Safety Inside, la nuova tecnologia per gli erbicidi mais. Sarà lanciata nel 2012, insieme all'insetticida polivalente Movento per la frutticoltura e l'orticoltura, e ad Oberon, insetticida specifico per le colture protette. Tutte queste innovazioni combinano livelli di efficacia più che soddisfacenti con la compatibilità ambientale."