"Non possiamo non dirci delusi dall'annuncio di questa nuova proroga della sospensione per le sementi di mais. Come aziende sementiere abbiamo dimostrato i risultati positivi sul fronte della sicurezza che possono essere raggiunti – afferma Giuseppe Carli, presidente della Sezione colture industriali di Assosementi – ricorrendo alle nuove tecnologie di concia e ci dispiace che questo non sia emerso in pieno dopo tre anni di sperimentazione del programma di ricerca Apenet".

"Difficile spingersi in ulteriori commenti senza conoscere la relazione 2011 del progetto Apenet, tuttavia – continua Carli – appare sempre più singolare l'atteggiamento estremamente cautelativo dell'Italia mentre altri Paesi consentono alle aziende sementiere e agli agricoltori di impiegare i prodotti concianti".

Assosementi sottolinea la disponibilità a collaborare con le istituzioni per consentire ai produttori agricoli di poter tornare a utilizzare gli strumenti disponibili per coltivare mais nel rispetto di criteri di sicurezza ambientale e di economicità e apprezza la volontà delle autorità di coinvolgere la Comunità europea, l'Agenzia per la sicurezza alimentare e le Regioni per trovare una soluzione.