Dopo l’approvazione in Giunta, la Regione Veneto da l’ok al  bando della misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale, così anche le aziende di ‘alta quota’ potranno accedere ai finanziamenti per adeguare la propria struttura, apportando migliorie.

La preparazione di un provvedimento che deve tener conto della specificità della montagna veneta che interessa le aree difficili nelle quali si pratica l’attività zootecnica prevalentemente, accanto ad altre in cui si attuano produzioni pregiate come quella del Prosecco, o addirittura coltivazioni di nicchia come frutti di bosco e fragole ha richiesto diverso tempo agli uffici regionali, commenta Coldiretti Veneto, man l’esito finale è quello di un’azione ad hoc che privilegia il lavoro svolto nelle zone più impervie, cucendo insieme quattro province distinte come Belluno, Vicenza, Verona, Treviso.

"L’amministrazione pubblica riconosce lo sforzo richiesto a questi agricoltori – spiega Coldiretti - che operando tra gli svantaggi forniscono anche servizi straordinari verso la collettività".

"E’ proprio la presenza dell’agricoltore a garantire la salvaguardia ambientale, la conservazione del paesaggio, della biodiversità e la tutela del territorio – insiste Coldiretti – e quindi va giustamente riconosciuta ogni forma di sostegno per mantenere la competitività di stalle, malghe alla pari delle altre fattorie di pianura".

Spetta ora alla IV° commissione consigliare esprimere il giudizio e dare l’ultimo nulla osta all’operatività immediata.