Ai quotidiani in edicola in questi ultimi giorni non sono sfuggite le conseguenze che la manovra di aggiustamento dei conti pubblici potrà avere sul settore agricolo, coinvolto principalmente con la chiusura di alcuni enti considerati inutili. Se ne parla su “Italia Oggi” del 29 maggio con un elenco degli enti presi di mira e se ne torna a parlare il giorno seguente su “La Stampa” che riporta alcune dichiarazioni del ministro Galan. Fra gli enti a rischio chiusura rientra anche Buonitalia, società voluta da Zaia, un fatto che alcuni giornali, e fra questi “Il Gazzettino” e il “Corriere della Sera” del 29 maggio, interpretano come l'esito di un malcelato conflitto fra Galan e Zaia, protagonisti della staffetta fra la presidenza della regione Veneto e il ministero dell'Agricoltura.
Più della manovra preoccupano però i finanziamenti della Ue che potrebbero andare in fumo a causa dei ritardi di alcune regioni. “Il Mattino” del 30 maggio punta l'indice sui 100 milioni che potrebbe perdere la Campania, e altrettanti milioni di euro sono a rischio in Capitanata, come riferisce la “Gazzetta Economia” del 31 maggio. In totale si tratta di circa 1,2 miliardi di finanziamenti che sono a rischio come precisa “Il Sole 24 Ore” del 29 maggio. Ora è corsa contro il tempo per evitare che si perdano i sostegni comunitari, indispensabili per ridare fiato all'agricoltura la cui crisi ha fatto chiudere in un anno nella sola Lombardia 1300 aziende. Questo numero emerge da un'analisi impietosa delle difficoltà del settore fatta sulle colonne di “Libero” del 26 maggio. Intanto bisogna prepararsi ai cambiamenti che arriveranno da Bruxelles con il sostegno ai prodotti di qualità, le misure anticrisi e gli aiuti alle aree svantaggiate. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 29 maggio che dà spazio ad alcune dichiarazioni fatte in proposito da Paolo De Castro. “Italia Oggi” dell' uno giugno riporta le dichiarazioni del ministro Galan che a proposito della riforma della Pac afferma che l'Italia non avrà una posizione rinunciataria.
Bene e male
Qualche segnale positivo arriva da un'analisi della Cia riportata su “Il Resto del Carlino” del 26 maggio dal quale si apprende che è in atto una ripresa dei consumi trainata dal comparto alimentare. Altri dettagli, nello stesso giorno, si possono leggere anche su “La Repubblica”. “La Stampa” dell'uno giugno riporta i dati diffusi da Istat sull'andamento dell'inflazione che segna il passo grazie ai prodotti alimentari. Segnali positivi, secondo quanto riferisce “Il Mattino” del 27 maggio, arrivano dal mercato dei prodotti biologici, che raccolgono il favore dei consumatori. Buone notizie anche per il contratto degli operai agricoli per il quale è stato siglato l'accordo. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 26 maggio. Va bene anche per l'ortofrutta, settore per il quale si temeva un taglio dei finanziamenti, che invece, sostiene Galan sulle pagine di “Italia Oggi” del 29 maggio, sono stati messi in salvo.
Attenti alla Cina
Salvi i sostegni all'ortofrutta, ma non esultano i produttori di ciliegie pugliesi che dopo i danni del maltempo non hanno prodotto a sufficienza per soddisfare le richieste che arrivano in particolare dai mercati esteri. Le ultime speranze, spiega “La Gazzetta di Bari”, sono riposte sui raccolti della varietà “Ferrovia”. Problemi in vista anche per i Kiwi coltivati nel Lazio dove si sta sviluppando una patologia che parrebbe legata alle varietà “Gold”, come scrive “Il Tempo” del 27 maggio. In tema di patologie interviene anche “Metro” segnalando alcuni attacchi fungini alle coltivazioni di grano. Avrebbe invece i giorni contati la mosca delle olive, contro la quale sono state condotte prove per testare l'efficacia di alcuni prodotti. Le esperienze, come riferisce “Italia Oggi” del 29 maggio, sono state portate a termine dall'Arsia della Toscana. E' ancora “Italia Oggi” che a proposito di agrofarmaci segnala con preoccupazione il timore di importazioni dalla Cina di prodotti non in regola con i nostri regolamenti. La Cina preoccupa anche i produttori di pere che potrebbero trovarsi a fronteggiare sui mercati internazionali la temibile concorrenza della Cina, come si legge su “Il Resto del Carlino” del 31 maggio. Dai mercati globali si passa a quelli locali con la disputa fra “La Padania” del 30 maggio e il “Corrriere della Sera” del giorno seguente, il primo a lodare i successi del chilometro zero e il secondo a metterne in discussione la reale portata.
Bioenergie avanti tutta
Mentre si discute su come aggredire i mercati, il settore che sembra avere un buon andamento è quello meno agricolo di tutti, le bioenergie. E' questa l'analisi che riporta l”Eco di Bergamo” del 26 maggio. Un tema sul quale interviene il 29 maggio “Italia Oggi” con un interessante confronto economico fra biogas e fotovoltaico. E a quanto pare il biogas consentirebbe margini più interessanti. Interviene anche “Il Resto del Carlino” a segnare un punto a svantaggio del fotovoltaico, responsabile di “inquinamento” del paesaggio.