Diabrotica virgifera è un pericoloso parassita del mais che dagli Stati Uniti è stato introdotto accidentalmente in Europa nei primi anni Novanta.
L’insetto è stato recentemente segnalato in alcune regioni del nord Italia e sussistono seri rischi di una sua introduzione anche in Emilia-Romagna. Per scongiurare il pericolo che la diabrotica può rappresentare per la maiscoltura regionale, occorre un’attenta ed efficace opera di prevenzione a tutti i livelli, così come previsto dal Decreto di lotta obbligatoria del 21 agosto 2001, e un programma di interventi da parte delle regioni dell’area padana che affronti in modo mirato e sinergico il problema.
Per questo è stato organizzato il convegno dal titolo “Diabrotica del mais: un rischio per l’Emilia Romagna” che si terrà venerdì 28 febbraio presso la Sala M. Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura di Piacenza.
I lavori inizieranno alle 9.30 con l’introduzione di Alberto Fermi, assessore all’Agricoltura della Provincia di Piacenza.
Dopo i saluti di Giovanni Bianchini e di Marco Crotti, rispettivamente presidente dell’Azienda Sperimentale “Vittorio Tadini” e presidente del Consorzio fitosanitario di Piacenza, che insieme alla Regione Emilia Romagna figurano tra gli organizzatori dell’incontro, toccherà a Piero Crivelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore della città che ospita il convegno introdurre il tema “La diabrotica in Italia: pericoli e prospettive”.
Subito dopo il tema sarà “Il caso Veneto: esiti e prospettive del tentativo di eradicazione della diabrotica virgifera” e sarà affrontato da Marco Vettorazzo del Servizio fitosanitario della Regione Veneto.
Marco Boriani, funzionario del Servizio fitosanitario della Lombardia, parlerà della “Gestione integrata della Diabrotica virgifera in Lombardia”, mentre Massimo Bariselli e Bruno Chiusa, rispettivamente del Servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna e del Consorzio fitosanitario di Piacenza, parleranno della “situazione in Emilia Romagna: monitoraggio, misure di prevenzione e prospettive per il futuro”.
L’ultimo intervento sarà quello di Lorenzo Furlan dell’Università degli Studi di Padova, che parlerà della “Possibilità di prevenzione e contenimento di diabrotica in Italia”. Al termine uno spazio sarà riservato alla discussione.
Il coordinamento e la chiusura dei lavori saranno tenuti da Ivan Ponti del Servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna.
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Fonte: Agronotizie