Il mercato dei suini segna nuovi record raggiungendo in agosto prezzi mai così alti.

Ma la redditività degli allevamenti, come quella delle fasi di macellazione e stagionatura, ne beneficiano solo in parte.

Lo confermano le puntuali analisi sul settore suinicolo condotte dal Crefis, il Centro per le Ricerche Economiche sulle Filiere Sostenibili dell'Università Cattolica di Piacenza, diretto da Gabriele Canali.

 

L'allevamento

Entrando nei dettagli, il prezzo medio mensile dei suini da macello della tipologia pesante destinati al circuito tutelato è stato in agosto pari a 1,937 euro/kg.

A livello congiunturale, cioè rispetto a luglio, ciò significa +6%; mentre a livello tendenziale, ovvero rispetto ai valori registrati lo scorso anno nello stesso periodo, si traduce in +15%. È il nuovo livello record degli ultimi anni.
Nelle stesse settimane, i suinetti da 7 Kg hanno mostrato una quotazione media mensile stabile a 52,700 euro/capo; con una variazione tendenziale positiva (+28,6%).

Situazione simile per i capi da 30 Kg che, sempre in agosto, sono stati quotati 3,155 euro/kg, con una variazione tendenziale a +14,6%.

 

L'andamento di mercato dei suini e il rallentamento dei costi per l'approvvigionamento delle materie prime alimentari hanno fatto lievemente aumentare (+0,4% l'indice Crefis) la redditività della fase di svezzamento; mentre è più marcata la variazione tendenziale (+7%).
Sempre ad agosto, anche nella fase di accrescimento l'andamento della redditività vede l'indice Crefis mese su mese a +1%, e su base annuale a +2,6%.

 

La fase di ingrasso, infine, mostra a livello congiunturale una crescita della redditività del 3%, grazie al combinato disposto di prezzi dei suini in crescita e di costi alimentari in discesa.

Ma allargando lo sguardo temporale, anche perché l'ingrasso è una fase che impegna diverso tempo, i prezzi elevati dei cereali negli ultimi mesi hanno abbattuto del 4,7% la redditività a livello tendenziale. 
Una situazione simile si ritrova nell'allevamento a ciclo chiuso che ad agosto segna un recupero congiunturale dell'indice Crefis del 4%, ma rispetto all'anno scorso la remuneratività resta inferiore di ben il 13,7%.


La macellazione

Per quanto riguarda la macellazione dei suini, ad agosto il mercato si mostra dinamico, con prezzi delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a produzioni tipiche che hanno raggiunto i 5,633 euro/kg segnando una variazione positiva rispetto al mese precedente dell'1% e un dato tendenziale del +23,5%.

Situazione favorevole anche per gli altri tagli di carne: il lombo taglio Padova ha quotato 4,933 euro/kg, per una variazione congiunturale del +10,4%; mentre la quotazione del lombo taglio Bologna è salita a 4,300 euro/kg: +5,7% mese su mese del +5,7%. Positive anche le variazioni tendenziali per entrambi i prodotti: +20,3% e +24,6%.

 

Nonostante il buon andamento dei prezzi di alcuni tagli di carne, la redditività della macellazione è stata sfavorita a livello congiunturale dalle elevate quotazioni dei suini da macello pesanti. L'indice Crefis segna dunque -1,1% rispetto a luglio, ma +4,8% rispetto ad agosto 2021.


La stagionatura

Nel comparto della stagionatura c'è da rilevare, anche in agosto, la stasi delle quotazioni sia del Prosciutto di Parma pesante stagionato, il cui valore medio mensile è fermo a 10,050 euro/kg, che del prodotto generico, stabile a 6,850 euro/kg.

Le variazioni tendenziali sono però favorevoli per entrambe le tipologie di prodotto: +18,2% per il Parma e +10,9% per il generico.

 

Ma se il mercato sembra mostrare un quadro non sfavorevole, la redditività della stagionatura si rivela in calo su tutti i fronti, a causa dei prezzi elevati delle cosce fresche acquistate a inizio attività.

L'indice Crefis del prodotto tutelato scende così del 3% su base congiunturale e del 10,5% si base tendenziale.

Per il prodotto generico la redditività non va meglio: sempre in agosto l'indice congiunturale cala del 2,2% e il dato tendenziale segna -16,1%.
Seppur ancora a favore del prodotto Dop (+35,5%) il differenziale di redditività tra i prosciutti tutelati e quelli generici anche in agosto va ulteriormente riducendosi.