Per produrre latte da Parmigiano Reggiano occorre seguire un protocollo rigido, che non lascia troppo spazio alla creatività dei formulisti. In realtà il disciplinare diventa una sfida quotidiana per garantire alle vacche il "rispetto della legge" e assicurare agli allevatori produzioni elevate e ottimali anche sotto il profilo qualitativo.

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Gabriele Giandini, giovane allevatore di Busseto (Pr), lo sa bene e, da quando insieme al fratello Davide e alla sorella Paola ha preso in mano le redini dell'azienda di famiglia Giandini (forti ancora della presenza del padre Antonio, il fondatore dell'allevamento) sta modernizzando la stalla, in sintonia con le regole imposte dal Consorzio di tutela, ma adottando ogni soluzione tecnologica e mangimistica che migliori la gestione e consenta alla sua mandria di essere economicamente sempre più sostenibile.

Da sinistra Flavio Spelta, Paola e Gabriele Giandini, Franco Gerevini e Paolo Pincolini
Da sinistra Flavio Spelta, Paola e Gabriele Giandini, Franco Gerevini e Paolo Pincolini
 
I tre si sono divisi i compiti in maniera precisa: Gabriele cura la stalla, Davide la campagna, Paola segue la vitellaia e cura tutta la parte burocratica. Poi, quando c'è bisogno tutti danno una mano agli altri. E tutti vanno regolarmente in ferie, un indice di efficienza aziendale non meno importante dei parametri strettamente zootecnici. "Amiamo il nostro lavoro - commenta sorridendo Gabriele - ma non si può essere schiavi della stalla e tutte le soluzioni che ci permettono di produrre al meglio, ritagliandoci spazi per la vita privata, sono le benvenute".

A Paola il delicato compito di gestire la vitellaia
A Paola il delicato compito di gestire la vitellaia
 

Squadra rodata

Il sistema funziona bene. Le 220 vacche in latte hanno medie superiori ai 34 litri, in crescita da quando l'introduzione degli elicotteri in stalla ha migliorato il benessere degli animali. Prossimo passo l'illuminazione a led, che dovrebbe stimolare la vacca a mangiare anche di notte, contribuendo positivamente alle performance in lattazione.

Ma quello che i Giandini ricercano con forza è la "stabilità" della mandria. Un obiettivo che hanno raggiunto da quando è iniziata una positiva collaborazione con Sivam e con l'agente Paolo Pincolini: collaborazione che ha portato Gabriele a utilizzare con successo la nuova linea RuminONE.

Si tratta di un prodotto formulato con l'obiettivo di stabilizzare la ruminazione delle vacche, migliorare la digeribilità dei foraggi e dell'amido, come ci ricorda il nutrizionista Sivam Flavio Spelta.
 

Rumine sotto controllo

"Un paio di anni fa - spiega Gabriele - abbiamo anche installato Heatime® HR, il sistema offerto da Sivam per monitorare la ruminazione e da allora abbiamo una particolare attenzione per questo aspetto, che sino a ieri non potevamo misurare. Oggi invece abbiamo a disposizione un indice sensibilissimo con cui controllare la mandria 24 ore al giorno ed accorgerci subito dell'effetto che variazioni del management apparentemente trascurabili possono avere sulle vacche.
Da quando abbiamo inserito RuminONE nella razione il livello medio di ruminazione degli animali è sempre più costante e senza picchi, l'ideale per avere un rumine efficiente. A breve metteremo i collari con il sensore Heatime® HR anche sulle manze perché sono convinto che in quella fase di allevamento si possa lavorare ancora molto sulla ruminazione, con l'obiettivo di avere primipare pronte per una carriera lunga e produttiva. Per noi il sensore ha rappresentato una vera innovazione: il sistema si accorge di molte mastiti prima ancora del mungitore, segnala i calori con precisione, evidenzia le zoppie, sente quando cambiamo una partita di fieno e se c'è qualcosa che non va il calo della ruminazione ce lo indica subito"
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Spelta, responsabile tecnico-commerciale di Sivam, mentre verifica i dati di Heatime® HR per controllare l’andamento dalla mandria
Spelta, responsabile tecnico-commerciale di Sivam, mentre verifica i dati di Heatime® HR per controllare l'andamento dalla mandria

"Allo stesso modo - conclude Gabriele - ci dimostra, dati alla mano, che un prodotto come RuminONE funziona nella sua azione di stabilizzatore della ruminazione. E che non sono solo parole. La tecnologia costa, ma se funziona si ripaga in fretta e la nostra stalla ne è la prova". "Per noi - commenta Franco Gerevini, direttore commerciale Sivam - è una doppia soddisfazione, perché significa che RuminARTE, il nostro modo di vedere la produzione di latte, in un'ottica di sistema è una strada di successo, senza stress, né per le vacche, né per l'allevatore".
 
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a cura della redazione