Per cercare di capirlo meglio EuroChem, una delle più importanti realtà internazionali nel comparto dei fertilizzanti, ha lanciato un progetto di ricerca assieme all'Università della Tuscia e all'Università di Milano coinvolgendo per questo importante progetto uno dei più noti e riconosciuti operatori del settore vitivinicolo mondiale, l'enologo Riccardo Cotarella.
Per farci spiegare nel dettaglio di cosa si tratta, abbiamo intervistato Pietro Costanza, senior product manager di EuroChem Italia.
Pietro Costanza, perché EuroChem ha voluto lanciare questo progetto?
"Perché siamo convinti che la risposta alla crescente richiesta del mercato mondiale di vino di qualità non può assolutamente essere la pratica della 'non concimazione'. Una scorretta nutrizione di vigneti porta spesso a carenze che nel mosto ostacolano il processo di vinificazione con conseguenze negative per la qualità dei vini, con evidenti ripercussioni sul reddito dell'azienda vitivinicola".
Pietro Costanza, senior product manager di EuroChem Italia
Quali sono i risultati ottenuti fino ad oggi?
"I risultati ottenuti fino ad adesso sono straordinari, ma non siamo certamente stupiti. Da oltre trenta anni infatti nutriamo i vigneti con i fertilizzanti Nitrophoska® ed Entec Perfect, i nostri clienti viticoltori sanno perfettamente quali sono i risultati sorprendenti che si ottengono sulla produzione e qualità dell'uva facendo questo tipo di concimazione. Questo progetto ci serviva per apporre un sigillo di garanzia sui risultati in campo ed in cantina ed il professor Riccardo Cotarella con l'Università della Tuscia di Viterbo ed il professor Attilio Scienza con l'Università di Milano sono certamente tra i professionisti più riconosciuti nel settore vitivinicolo italiano ed internazionale. Inoltre i vini frutto della sperimentazione sono stati testati all'interno di alcune Masterclass presso l'Associazione italiana sommelier e da esperti enologi durante l'ultima assemblea Wrt (Wine research team)".
E ci sono state differenze nel bicchiere?
"Sì, c'erano, e anche molto distinte a detta degli enologi e dei sommelier. Il primo campione proveniente dalla vigna alla quale non era stato dato alcun concime è risultato semplice e corretto nel suo spettro olfattivo, caratterizzato da una trama acida prorompente. Molto più sfaccettati, ricchi al naso e voluminosi al palato, gli altri due, provenienti invece dai vigneti concimati con Nitrophoska® ed Entec Perfect".
Oggi quali sono le soluzioni e i prodotti che la vostra azienda offre per il vigneto?
"Per l'ottenimento dei risultati appena detti, è necessario innanzitutto attuare in campo una corretta ed equilibrata gestione colturale, ed avere la consapevolezza che uno dei fattori che più di tutti influenza l'equilibrio vegeto-produttivo delle piante è proprio la nutrizione. Il corretto apporto degli elementi nutritivi alle piante assicura un giusto equilibrio tra attività vegetativa e produttiva e consente altresì di esprimere al meglio il proprio potenziale genetico. I complessi NPK Nitrophoska® ed Entec Perfect impiegano solo materie prime adatte alla nutrizione della vite (es. potassio esclusivamente da solfato, azoto totalmente assimilabile) e sono realizzati con una sofisticata tecnica industriale (metodo Odda), che consente di massimizzare la disponibilità degli elementi nutritivi e di ottenere granuli regolari e omogenei per composizione e aspetto".
E il progetto continua? E come si evolverà?
"Il progetto certamente continua, siamo al secondo anno di attività su tre previsti. I primi dati di campo e di cantina per l'annata in corso confermano già quanto ottenuto il primo anno e ci lasciano ben sperare sulla qualità del vino che assaggeremo nei prossimi mesi. Il nostro compito adesso sarà comunicare all'intera comunità vinicola l'importanza di una corretta nutrizione della vite da vino ed il ruolo strategico dei nostri Nitrophoska® ed Entec Perfect per migliorare la quantità e qualità delle produzioni. Organizzeremo incontri tecnici divulgativi sull'intero territorio italiano e continueremo a parlare del progetto 'Nutrire il vigneto' sulle principali riviste tecniche di settore, sui nostri nuovi social network con il progetto '#EuroChemTEAM' e tutte le volte che ne avremo l'opportunità".