C'è tempo solo fino al 18 luglio prossimo per fare domanda di aiuti per i danni subiti a causa della cimice asiatica, nel 2019. Il 3 giugno scorso infatti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Mipaaf che dichiara ufficialmente il carattere di eccezionalità dei danni alle produzioni agricole e sono quindi scattati i quarantacinque giorni di tempo per accedere agli aiuti.

Si tratta di un contributo in conto capitale che può arrivare all'80% del danno, un contributo finanziato con la legge di Bilancio 2020 che ha stanziato, per il 2020, 40 milioni di euro. Le regioni interessate sono Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

La soglia minima di danno per accedere agli indennizzi dal Fondo di solidarietà nazionale non deve essere inferiore al 30% della Produzione lorda vendibile delle frutticole, i danni alle colture non frutticole non concorrono infatti alla formazione della soglia d'accesso. Quest'ultimo dettaglio non è da sottovalutare perché la Plv che si prende in considerazione per il calcolo del 30% riguarda tutte le colture presenti, è evidente quindi che saranno facilitate nell'accesso ai contributi le aziende ad esclusivo o prevalente indirizzo frutticolo.

"I tempi sono molto stretti" ha dichiarato Paolo Cavalcoli, direttore di Confagricoltura Ferrara ad AgroNotizie. "Le domande vanno presentate online ma è necessario che l'agricoltore si faccia assistere nella compilazione, dovrà quindi prendere appuntamento con gli esperti delle associazioni. Purtroppo i 40 milioni messi a disposizione dal fondo, pur tamponando l'emergenza, non sono sufficienti. Ci aspettavamo che il provvedimento appena pubblicato contenesse anche sgravi contributivi e la proroga della scadenza delle rate di mutui, invece ciò non è successo. La speranza è che arrivino con atti successivi".

La necessità è recuperare in fretta i documenti necessari alla compilazione della domanda, gli imprenditori agricoli dovranno dimostrare un danno non inferiore al 30% dell'intera produzione ordinaria aziendale, imputabile ovviamente ad Halyomorpha halys. Servono, per l'elaborazione delle domande, le informazioni relative all'entità delle superfici a frutteto piantate dopo il 2016 compreso, le eventuali superfici a orticole pluriennali o vigneti piantati nel 2018 e 2019, la consistenza delle superfici frutticole con reti antinsetto.

Per le sole frutticole occorrono i dati produttivi 2019 (quintali prodotti, prezzo di vendita, fatturato complessivo con distinzione fra le varie frutticole). In caso ci siano stati risarcimenti dovuti ad eventuali polizze andranno segnalati. Occorreranno inoltre le dichiarazioni Iva 2019 (relative al 2018) e 2020 (relative all'anno 2019).