Ad affermarlo l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava in seguito alla cattura, la scorsa settimana, del primo esemplare di adulto di Popillia japonica nel territorio lombardo, nel comune di Turbigo (Mi). Altri, a seguire, sono stati rinvenuti alle trappole nei giorni successivi.
Insetto comparso per la prima volta in Europa nel 2014
L'insetto è originario del Giappone ed ha fatto la propria comparsa per la prima volta in Europa nel 2014, sulle sponde lombarda e piemontese del Parco del Ticino, tanto che Gianni Fava è stato promotore di un incontro con il collega della Regione Piemonte, al fine di accordare azioni di contrasto condivise.
In particolare, per controllare correttamente le popolazioni di Popillia japonica, si è provveduto a realizzare prove di semi-campo per verificare l'efficacia insetticida di nematodi, funghi e geodisinfestanti e, sulla base dei risultati, è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione eccezionale di prodotti fitosanitari per la situazione di emergenza fitosanitaria.
E' inoltre in fase di attivazione la notifica aiuto di stato in esenzione per il rimborso dei danni derivanti dall'applicazione delle misure obbligatorie di lotta.
Il monitoraggio di Ersaf
Nel 2016 le attività di monitoraggio condotte dal servizio fitosanitario in Ersaf hanno interessato 744 campi condotti a prati di graminacee, per un totale di oltre 1.180 ettari, nei quali sono stati fatti 5.297 carotaggi del terreno, per conoscere l'entità della popolazione larvale.
Al fine di ridurre la popolazione di adulti sono stati eseguiti trattamenti insetticidi contro le larve nel terreno, impiegando il fungo entomopatogeno Metarhizium anisopliae su 146 ha.
Sono state posizionate 1.334 trappole, in dotazione al Servizio fitosanitario, per la cattura massale.
Particolare attenzione è stata poi posta nel controllo dell'Hub internazionale di Milano Malpensa, che risulta indenne dall'insetto e per il quale è in fase di definizione uno specifico piano di prevenzione realizzato in collaborazione con Sea.