Il prossimo 21 novembre si terrà a Ozzano Emila (Bo), al dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell'Università di Bologna, il convegno "Il sorgo, la risposta a un'agricoltura che guarda al futuro" e affronterà tutte le destinazioni produttive di questa coltura.

"Negli ultimi tempi anche nel nostro paese di sorgo si sta parlando molto – afferma Alessandra Sommovigo, responsabile del laboratorio analisi presso la sede di Bologna del Crea Difesa e Certificazione – e sono certa che il suo ruolo sia destinato ad assumere sempre maggiore importanza, soprattutto perché è una coltura che risponde agli input che si devono cercare oggi per rispondere alle conseguenze dei cambiamenti climatici: ridotto impiego di acqua irrigua, scarsa sensibilità alla piralide, totale assenza di micotossine, grande rusticità con un panorama varietale molto ampio che gli permette di essere seminato in condizioni in cui altre colture, come il mais, avrebbero grandi difficoltà a crescere".

L'evento è promosso dall'Organizzazione interprofessionale europea Sorghum Id, responsabile di un progetto triennale finalizzato a incentivare la coltivazione del sorgo, quinto cereale per importanza a livello mondiale.
Nel 2018 la produzione di sorgo, in Italia, ha raggiunto risultati molto positivi.
 

I numeri del sorgo

Rispetto al 2017 l'incremento ha sfiorato il 21,7%, passando da 241.514 tonnellate a 293.864 tonnellate, quantitativi ottenuti su una superficie complessiva di poco più di 39.500 ettari, dato leggermente inferiore se confrontato con il 2017 quando si coltivarono 40.900 ettari (fonte Istat).

Con le sue 206.931 tonnellate (+27,7%) prodotte, l'Emilia Romagna si colloca al vertice della piramide produttiva di questo cereale, il quinto per importanza nel mondo, coltivato su una superficie di 22.712 ettari (erano 23.800 nel 2017 – fonte Istat).
 

Il convegno

L'incontro verterà sulle varie destinazioni colturali e produttive e interverranno Andrea Formigoni Dimevet - Università di Bologna, Alessandro Ragazzoni Distal - Università di Bologna, Mirco Garuti del Crpa di Reggio Emilia (Centro ricerche produzioni animali), Luigi Del Giudice dell'Istituto di bioscienze e biorisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Portici (Na), Frédéric Guedj, responsabile tecnico di Euralis e Charles-Antoine Courtois, responsabile del progetto europeo Sorghum Id.

"L'Italia è uno dei principali attori sul mercato del sorgo a livello europeo – dichiara Charles-Antoine Courtois – non solo per la sua produzione ma anche per le varie destinazioni di utilizzo. È per questo motivo che la nostra Organizzazione interprofessionale ha deciso di promuovere un convegno a Bologna, convinti che le potenzialità di questa coltura siano tali da auspicarne un aumento produttivo nei prossimi anni anche nel vostro paese. Pensiamo infatti sia importante informare gli operatori, gli agricoltori e gli allevatori delle dinamiche che stiamo portando avanti per stimolare la coltivazione del sorgo. I risultati ottenuti dalla ricerca sul miglioramento genetico della pianta ci consentono di avere oggi varietà sempre più performanti in grado di rispondere con successo alle esigenze dell'alimentazione zootecnica e umana, oltre che alla trasformazione industriale. È quindi importante mettere in luce questo importante lavoro e farlo conoscere ai vari operatori".

Il convegno ha già raccolto il patrocinio di numerosi enti e istituzioni e nelle prossime settimane sarà divulgato il programma.