Il progetto della Mela Modì continua a riscuotere grande interesse a livello internazionale. Ultima in ordine di tempo la grande occasione di Fruit Logistica a Berlino, dove il Consorzio italiano vivaisti ha registrato tanta partecipazione e ha ottenuto numerosi contatti internazionali. Il presidente del Civ Pier Filippo Tagliani spiega l’espansione del progetto Modì, con nuovi impianti in Cile e Nuova Zelanda. Il grande interesse per questa varietà, brevettata dal Civ e gestita da italiani in termini di ricerca e gestione del marchio, è confermato dall’incontro positivo con i partecipanti al progetto Modì International.

Per la prima volta l’Italia può vantarsi di governare direttamente un importante processo innovativo nell’ambito della frutticoltura – commenta Tagliani – per Modì Europa, con una produzione totale per il 2015 di circa 20mila tonnellate, ci sono buone prospettive commerciali, nonostante l’embargo russo, per l’interesse proveniente da Nord Africa, Middle East e soprattutto Far East”.

Fruit Logistica è stata l’occasione anche per fare il punto della situazione e aprire nuove prospettive riguardo le altre varietà di mele del CIV resistenti a ticchiolatura. Grande interesse per la mela Fujion, il cui progetto va a consolidarsi grazie agli investimenti in nuovi impianti in Ungheria per 20 ettari. Ad oggi sono 16 i gruppi privati e cooperativi italiani aderenti al progetto, per un totale di 450 ettari, che è cresciuto molto anche fuori dall’Italia.

Il progetto prevede lo sviluppo della varietà per 750 ettari in tutta Europa fino al 2018 attraverso la sottoscrizione di quote minime di impianto di 10 ettari ciascuna. Particolare apprezzamento anche per la varietà a buccia verde Smeralda, per la quale gli impianti di prova hanno confermato le eccezionali caratteristiche di produttività e di conservazione unite a una qualità gustativa eccellente.