Futurpera, pronta ad una nuova avventura
Archiviata la prima edizione, Futurpera vuole fortemente ripresentarsi anche nel 2017. Ma non senza sorprese. A partire da un possibile momento d'incontro già nel 2016 sul mercato e sul consumo delle pere. Una finestra pronta a spalancarsi su una parte del settore che fino ad oggi è apparsa un po' in ombra.
Per quanto riguarda invece la seconda edizione gli organizzatori sono già al lavoro per dare alla pericoltura ed alla sua filiera quella piattaforma utile alla sua crescita.
Questa prima edizione è stata sviluppata su due binari: una manifestazione espositiva specializzata su un unico prodotto, che permette di focalizzarsi e concentrarsi su target determinati, e un convegno mondiale che raccoglie il meglio della ricerca, della produzione e della commercializzazione internazionale del pero. Potrà allora una fiera orfana di un tale convegno riuscire a suscitare lo stesso appeal? La direzione di Futurpera ha infatti già pensato di creare un evento capace di sostituire Interpera, anche se il lavoro da fare non è semplice.
Abate Fetel, la regina della pericoltura italiana
(Fonte immagine: © AgroNotizie)
Interpera, around the world
Nel 2016 Interpera sarà di scena in Sud Africa, mentre nel 2017 la candidatura è per gli Stati Uniti d'America. Un modo per portare la pera in giro per il mondo, intercettare al massimo le informazioni e dare sfogo alla necessità di globalizzazione che questa specie frutticola ed il suo mercato hanno bisogno.
E' anche vero che da solo Interpera non basta: un buon punto di partenza che deve però essere sviluppato nei mesi successivi. Confrontarsi è importante, ma poi bisogna concretizzare quelle voci e quelle strette di mano che si sono materializzate.
Le relazioni
Sono disponibili tutte le relazioni presentate all'interno di Interpera 2015: dalla commercializzazione all'innovazione varietale, dalla tecnica produttiva al consumo, passando per la logistica, le barriere fitosanitarie, all'aggregazione, alla promozione e alle nuove tecnologie.
Clicca qui per per scaricarle.
Arrivederci al 2017
Speriamo che nei prossimi due anni il settore italiano della pera sia riuscito nell'intento che si è prefissato: innovare il proprio catalogo varietale, crescere nell'aggregazione, migliorare i consumi, internazionalizzarsi, migliorare nell'export, inserire nuove tecnologie. Obiettivi importanti e difficili da raggiungere ma sicuramente necessari.