Per lunga parte della stagione i prezzi pagati sono rimasti non remunerativi se rapportati ai costi di produzione. Saranno i volumi, insieme all’ottima qualità e conservabilità del prodotto conferito, a compensare in parte il crollo dei prezzi di vendita. Questo vale per il raccolto nel suo insieme, ma non per tutte le varietà: la Golden ha patito più di tutte l’abbondanza dell’offerta e la ristrettezza dei mercati di sbocco, mentre al contrario le mele “club” e il prodotto biologico hanno retto perfettamente e risentito solo minimamente del crollo dei mercati. Per i produttori resterà il ricordo amaro di un’annata negativa, con un raccolto di ottime mele liquidate in gran parte ad un prezzo al chilo sotto costo.
Ma quali sono le prospettive per la nuova campagna melicola, appena iniziata con la raccolta delle prime mele Royal Gala?
Le stime della produzione europea sono state rese pubbliche ad inizio agosto al congresso Prognosfruit, tenutosi a Merano in Alto Adige. Se le stime sono esatte, si dovrà fare i conti con un ottimo raccolto, in termini di quantità, di circa 11,9 milioni di tonnellate, ma comunque inferiore del 5% in confronto al 2014. La Polonia, primo produttore di mele nella Ue-28, riconferma con 3,75 milioni di tonnellate la raccolta record dell’anno prima.
Il grande punto interrogativo è se andrà a ripetersi nel 2015 quanto già visto nel 2014, anche tenendo presente che il governo russo ha appena riconfermato l’embargo alle importazioni di frutta e verdura dall’Europa, seguito da operazioni non solo simboliche di distruzione di prodotto illegalmente importato, dato alle fiamme.
“Sono convinto che la nuova campagna inizierà in un clima di fiducia ritrovata – afferma Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio Vog -. In primis, perché la Polonia avrà molte opzioni per smaltire il raccolto record. Bruxelles ha appena riconfermato gli aiuti comunitari, dei quali la Polonia è il primo beneficiario, e che permetteranno di distribuire alcune centinaia di migliaia di tonnellate aggiuntive in beneficienza. L’industria di trasformazione necessita di grossi quantitativi per il succo ed è disposta a pagare prezzi più alti dell’autunno scorso. In aggiunta, gli esportatori polacchi hanno dimostrato di poter trovare nuovi mercati di sbocco per il loro assortimento varietale”.
Fatta eccezione per la Polonia, la produzione nell’Europa occidentale si presenta molto più equilibrata che non nel 2014. Mancano mele in Germania, Olanda e Belgio, e la stima del meno 5% in Italia – terminato il raccolto - probabilmente dovrà essere ritoccata al ribasso, quando si dovrà fare il conto con quanto veramente conferito, dopo le settimane di clima torrido e secco nei mesi di luglio e agosto. È solo la Francia che segnala un più 8%, da mettere a raffronto con un raccolto scarso nel 2014.
In più, peseranno durante l’avvio della nuova campagna tutti i fattori positivi degli ultimi mesi: un mercato “pulito” dagli stock di vecchio raccolto; poche mele importate dall’Emisfero Sud, e queste poche mele quotate a prezzi alti; un consumo di mele ritrovato, sicuramente invogliato dai prezzi bassi sul punto vendita.
“Non per ultimo – commenta Dichgans - un cambio euro/dollaro favorevole alle esportazioni. Nella stagione passata, l’Europa dei “28” ha esportato circa 1.450.000 tonnellate di mele, con un incremento del 17% sul periodo precedente. Sono le destinazioni mediterranee e nordafricane che hanno “tirato” di più nella stagione scorsa, e questo trend positivo potrebbe riconfermarsi nei prossimi mesi”.
Il raccolto 2015 - in seno alle 16 cooperative del gruppo Vog - si presenta bene, con un volume stimato a -12% sul raccolto record del 2014. Le Royal Gala non dovrebbero raggiungere i numeri dell’anno precedente. In leggero calo - dall’8% al 13% - anche le stime per Fuji, Golden e Red Delicious. Ribasso netto per Granny e Braeburn, che nell’autunno scorso avevano segnato un raccolto record.
A parte le sei varietà “classiche”, è da segnalare un minore raccolto della mela Pink Lady™, e una riconferma dei volumi per Jazz®, Modi® e Kanzi®. Infine, saranno raccolte le prime tonnellate “commerciali” di Envy®, la nuova mela presentata in autunno scorso e che ha destato una grande attesa nel mercato.
Per il consorzio Vog, dunque, il ritorno a una buona produzione piena, ma senza i record del 2014, con un numero minore di frutti in pianta, ma una pezzatura migliore. I primi temporali di metà agosto hanno spezzato il ciclo di settimane torride e secche, e le temperature fresche fanno ora ben sperare per la qualità e la colorazione dei frutti.
“La campagna autunnale si annuncia inoltre piena di iniziative di comunicazione e promozione a sostegno della marca Marlene®, che quest’autunno compie i suoi primi 20 anni di vita – conclude il direttore del Vog -. Senza sottovalutare i tanti fattori esogeni che condizionano più che mai i nostri mercati, il nostro consorzio affronterà dunque la nuova stagione con ritrovata serenità”.
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Fonte: Vog