Le vendite
L’analisi dei dati di vendita dall’inizio della stagione commerciale fino al 31 marzo 2015 mette in evidenza una ulteriore accelerazione nelle dinamiche di vendita rispetto ai mesi precedenti, portando il totale venduto al livello record di 1.446.370, con un aumento particolarmente significativo pari a 208.708 tonnellate (+17%) rispetto allo stesso periodo della stagione precedente.
Tale ritmo di vendita rende particolarmente concreto il recupero dell’aumento di offerta di mele da tavola tra la campagna 2014/2015 e la precedente in anticipo rispetto a quanto stimato a inizio anno.

Dal punto di vista varietale per il gruppo Gala si registra una vendita di 279.873 tonnellate da inizio stagione, rispetto alle 240.539 tonnellate dell’anno precedente (+16%). La giacenza residua pari 11.690 tonnellate potrà essere collocata entro fine aprile.
Ottimi volumi di vendita si trovano anche per il gruppo Red delicious, con 177.253 tonnellate collocate al 31 marzo contro le 134.546 del 2014 (+32%), della Fuji con 121.848 tonnellate vendute rispetto alle 96.365 del 2014 (+26%).
In netto recupero si pone anche la Golden delicious, che con 110.259 tonnellate commercializzate nel solo mese di marzo (+20% sul 2014) porta il volume totale di vendita da inizio stagione al 31 marzo 2015 a 514.131 tonnellate contro le 462.057 tonnellate della campagna precedente (+11,3%).
In maniera un po’ sorprendente la stessa Granny Smith segna un record di vendite sia nel mensile (marzo), con 23.386 tonnellate nel 2015 verso le 14.204 tonnellate del 2014 (+65%), che stagionale, con 111.181 tonnellate esitate nella campagna corrente contro le 70.842 dello stesso periodo nell’anno 2014 (+57%). Ottimo comportamento anche per la varietà Braeburn, che si porta a 30.965 tonnellate di giacenza, 3.338 tonnellate in meno rispetto al 31 marzo 2014.

Le giacenze
L’elevato ritmo di vendita porta la giacenza totale di “mele da tavola” alla data del 31 marzo 2015 a 707.374 tonnellate. Questo trend ha consentito di ridurre del 68% l’aumento di volume di mele disponibili tra il raccolto 2014 e quello 2013, che passa da 307.418 a 98.710 tonnellate. Nell’arco dei mesi di aprile e maggio, tradizionalmente di alto volume di vendita, si stima il pieno assorbimento della produzione eccedentaria.

Tendenze e prospettive
I trend di vendita si sono confermati eccellenti ed elevati su tutte le aree e i Paesi.
L’export si conferma una importante via per la collocazione del prodotto italiano, a cui offre un importante sostegno la svalutazione dell’Euro rispetto al dollaro. La situazione nella Comunità europea, pur con diversità da Paese a Paese, è orientata ad un rientro delle giacenze su livelli più normali nei prossimi mesi. Si conferma una scarsa pressione della Polonia sia in Italia che su tradizionali mercati del Nord Europa, sia per una apertura verso tradizionali mercati dell’Est Europa dove trovano più facile collocazione le vecchie varietà ancora presenti in tale Paese, sia per l’indirizzo di volumi rilevanti di mele verso la Turchia, che conferma un calo di produzione del 25% circa.

In Italia, per alcune varietà, come Gala, Red, Braeburn e Fuji, si confermano segnali di recupero dei prezzi, ma i dati di vendita giustificano prospettive per un recupero a breve anche per la varietà Golden Delicious. Viste le dinamiche di decumulo si conferma che il volume di prodotto aggiuntivo rispetto alla stagione precedente è in via di assorbimento, portando la disponibilità e l’offerta di mele ad un livello più equilibrato.
Le valutazioni fatte in base ai dati disponibili fino a questo momento consentono di confermare le valutazioni prudenti ma ragionevoli già espresse nei mesi precedenti per una graduale ripresa del mercato nell’ultimo terzo della stagione commerciale, che potrebbe contribuire non solo a migliorare la rimuneratività del prodotto ma anche a creare le migliori condizioni per la partenza della prossima campagna commerciale.