Il Comitato marketing di Assomela ha analizzato la situazione del mercato a livello nazionale, regionale e provinciale, nel contesto comunitario e come prospettive di evoluzione.

Le vendite
Dalla partenza della stagione commerciale sono state vendute complessivamente 967.231 ton., con un aumento particolarmente significativo pari a 139.143 tonnellate (+17%) rispetto allo stesso periodo del 2013/2014.
Considerato che l’aumento di produzione per quanto riguarda le mele da tavola è stato esattamente del 17% si può affermare che il trend di vendite è perfettamente in linea con l’obiettivo di chiusura della campagna commerciale corrente entro fine estate.
Dal punto di vista varietale per il gruppo Gala si registra una vendita di 239.945 ton. da inizio stagione, rispetto alle 204.136 ton. dell’anno precedente. La giacenza residua, pari a 51.618 ton., potrà essere collocata con buona soddisfazione entro fine aprile.
Ottimi volumi di vendita si trovano anche per il gruppo Red delicious, con 121.772 ton. collocate al 1° febbraio contro le 81.898 del 2014 (+48%), della Fuji con 69.240 ton. vendute rispetto alle 55.827del 2014 (+24%) e per la Golden delicious, che evidenzia un volume di vendita pari a 316.769 ton., con un +10% rispetto al 1° febbraio 2014.
In maniera un po’ sorprendente la stessa Granny Smith segna un record di vendite, con 68.845 ton. esitate nella stagione corrente contro le 46.210 dello stesso periodo nell’anno 2014 (+49%). Ottimo comportamento anche per la varietà Braeburn, che si porta a 53.004 ton. di giacenza, circa 1.000 ton. in meno rispetto al 2014.

Le giacenze
L’elevato ritmo di vendita porta la giacenza totale di “mele da tavola” alla data del 1° gennaio 2015 a 1.186.513 ton., superiore del 17% rispetto alla stessa data dell’anno precedente.
Questo trend ha consentito di ridurre di circa il 45% l’aumento di volume di mele disponibili tra il raccolto 2014 ed il raccolto 2013, che passa da 307.418 a 168.275 ton.

Le previsioni di produzione dell’Emisfero Sud
In occasione di Fruit Logistica si è tenuto il tradizionale meeting di Wapa con la presentazione delle previsioni di produzione e dei programmi di esportazione dei maggiori Paesi produttori dell’Emisfero Sud, come di seguito riportati.
Per quanto riguarda le produzioni si rileva una prospettiva di aumento del 5% circa, che porterebbe il volume totale a 5.542.000 ton., seconda produzione degli ultimi anni.
Non sono stati ancora stimati i danni di una estesa grandinata che ha interessato le aree a melo in Argentina, che potrebbe ridurre il volume di mele per il mercato fresco. La qualità viene confermata buona e la stagione leggermente in ritardo rispetto alla precedente.

La destinazione d’uso dei frutti raccolti fornisce un'indicazione importante per valutare il livello di impatto sul mercato.
In tal senso si rilevano programmi di esportazione globalmente superiori del 5% rispetto all’anno precedente, sebbene in alcuni Paesi il mercato interno sia in crescita (Brasile) e la situazione nel mercato comunitario continui ad essere pesante.
Considerando che il mercato Usa appare meno remunerativo, complice anche il secondo record di produzione in due stagioni consecutive e che una costante incertezza grava sul mercato Russo, è ragionevole prevedere un maggiore indirizzo di mele verso i mercati asiatici o del Medio Oriente.

Tendenze e prospettive
I trend di vendita si sono confermati eccellenti ed elevati su tutte le aree ed i Paesi.
Per alcune varietà, come Gala, Red, Braeburn e Fuji, si confermano segnali di recupero dei prezzi. Resta più delicata la situazione per la stessa Golden delicious in particolare per i calibri inferiori.
In senso positivo, dopo gli ultimi aggiornamenti, si rileva una scarsa pressione della Polonia, in parte per un probabile sfogo verso tradizionali mercati dell’Est Europa dove trovano più facile collocazione le vecchie varietà ancora presenti in tale Paese ed in parte per l’assorbimento di volumi rilevanti di mele da parte della Turchia, che conferma un calo di produzione del 25% circa.
Viste le dinamiche di decumulo si conferma che il volume di prodotto aggiuntivo rispetto alla stagione precedente potrebbe essere assorbito già a primavera, portando la disponibilità e l’offerta di mele ad un livello più equilibrato.
In attesa di indicazioni più chiare circa la quota di produzione di controstagione dell’Emisfero Sud che arriverà in quello Settentrionale, i dati disponibili fino a questo momento permettono di confermare le valutazioni prudenti ma ragionevoli già espresse a dicembre e gennaio per una graduale ripresa del mercato nell’ultimo terzo della stagione commerciale.