“Fioritura e legagione – commenta Simone Pilati, direttore generale del Consorzio – sono state regolari, senza presentare problemi significativi. L’estate fresca e piovosa ha contribuito all’ottenimento di frutti che si presentano con calibri superiori alla norma e, come conseguenza dei fattori climatici e dell’attento lavoro di diradamento, prevediamo un’annata caratterizzata da un prodotto di ottima qualità”.
L’azienda dichiara una previsione di conferimento di 63.000 tonnellate con un aumento previsto del 15% dell’anno scorso.
“Un aumento di prodotto – continua Pilati – comune ad altre zone europee di produzione che porta ad un previsione record a livello comunitario di 11.893.000 tonnellate, con un aumento del 9% rispetto ai quantitativi finali del 2013 e del 12% sulla media produttiva del triennio 2011-2013”.
L’Italia rispetta la tendenza generale dei principali Paesi produttori europei, con una crescita della produzione di circa l’11% che porta il quantitativo di mele per la raccolta per la prima volta al di sopra delle 2.300.000 tonnellate.
La qualità delle mele questa stagione è molto alta e la commercializzazione avverrà sui 12 mesi dell’anno; la strategia distributiva continuerà a puntare sulla diversificazione dei canali commerciali facendo leva sull’ampio raggio di azione del Consorzio.
“Proseguiamo la strategia commerciale degli ultimi anni – spiega Pilati - concentrando energie e risorse verso i Paesi arabi e il bacino mediterraneo, anche alla luce della minor previsione di produzione di Paesi come Francia, Grecia, Spagna, Turchia e area dei Balcani che potrebbero quindi ridurre la loro competitività in diverse aree del Nord Africa”.
"Da decifrare rimangono gli effetti del blocco russo alle esportazioni ed è prevedibile un rimescolamento dello “scacchiere” dell’import/export globale di mele con il modificarsi di diversi canali consolidati – spiega Pilati - Inoltre per le varietà che maggiormente produce la Trentina, come Golden e Gala, sono previsti degli aumenti produttivi contenuti, facilmente assorbibili dai mercati e supportati dall’ottima qualità del prodotto”.
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Fonte: Consorzio la Trentina