Oggi le macchine agricole più all'avanguardia usano il protocollo Isobus per scambiare dati e aumentare la precisione nelle operazioni, ma anche altre nuove tecnologie per automatizzare i processi in campo.

Attenta all'evoluzione tecnologica del settore, la Rete Ideagri - costituita da Fondazione REI, Argo Tractors, Cobo, Salvarani, Walvoil, Selvatici e XFarm Technologies - ha organizzato in collaborazione con FederUnacoma il terzo VT Day, ora Autonomous VT Day. Il tema di quest'anno è stato "L'agricoltura di oggi: dall'automazione all'autonomia. Sensori, Isobus e intelligenza artificiale per un'agricoltura più efficiente e sostenibile".

 

Tenutasi il 9 luglio 2025 presso il Digital Automation Lab di Reggio Emilia - dove ha sede la Fondazione REI, l'unico ente accreditato in Italia per la certificazione dei mezzi Isobus - il VT Day ha coinvolto un maggiore numero di produttori di trattrici, attrezzature e componenti rispetto all'edizione 2024. Durante l'evento moderato da Alberto Rocchi di Walvoil, i relatori hanno approfondito il ruolo dell'intelligenza artificiale, della guida autonoma e dei sensori nelle operazioni agricole e le ultime attività dell'Aef riguardanti le macchine Isobus e autonome.

 

Tante le aziende partecipanti all'Autonomous VT Day di Rete Ideagri

Tante le aziende partecipanti all'Autonomous VT Day di Rete Ideagri

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Diviso in una tavola rotonda e una sessione tecnico-dimostrativa dedicata a piattaforme FMIS, un simulatore di sistemi Isobus e un tool diagnostico Isobus, l'Autonomous VT Day - spiega Michela Capretti, Marketing, Communication e Event specialist di Fondazione REI - "si configura come una giornata di approfondimento tecnico e networking, rivolta a tutti gli operatori del comparto e finalizzata a raccogliere i feedback delle aziende della meccanizzazione agricola sullo sviluppo di nuove tecnologie".

 

Intelligenza artificiale rivoluzionaria per i mezzi agricoli

Se l'Isobus permette alle macchine di comunicare, l'Intelligenza artificiale (AI) consente loro di capire e decidere. "I sistemi AI plugged stanno alla robotica come i motori ibridi stanno al full electric, risultando lo step intermedio per lo sviluppo di robot o macchinari autonomi. Un sistema AI plugged presenta quei componenti che caratterizzano l'intelligenza umana: occhi e cervello. Noi abbiamo creato un sistema AI plugged che rende i mezzi in uso intelligenti: ha una telecamera per vedere e una Cpu per analizzare le immagini - specifica Gino Mainardi, ceo di Cobo International

In generale, per le aziende del settore intenzionate a mantenersi innovative e competitive sul mercato è assolutamente necessario investire nell'AI, che tra l'altro permette un aumento della sicurezza e dell'efficienza fino a poco tempo fa considerati impossibili".

 

L'AI è preziosa per i produttori, che possono realizzare soluzioni ad alto valore aggiunto, come pure per gli utenti finali, che lavorano con macchine capaci di compensare gli errori umani. "Un mezzo non intelligente dipende dagli errori del guidatore, mentre uno con AI consente di superare i limiti dell'uomo e potenzialmente di ridurre gli infortuni sul lavoro - sottolinea Mainardi. Inoltre, un modello intelligente risulta particolarmente sicuro e versatile grazie alla capacità di riconoscere persone o ostacoli e di adattarsi a differenti situazioni".

 

L'intelligenza artificiale a bordo dei mezzi agricoli offre funzionalità fino a poco fa considerate impossibili

L'intelligenza artificiale a bordo dei mezzi agricoli offre funzionalità fino a poco fa considerate impossibili

(Fonte foto: Cobo modificata con AI)

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I fattori che ancora limitano la diffusione dell'AI nella meccanizzazione agricola sono la scarsa conoscenza di tale tecnologia, le competenze inadeguate per la sua gestione e la mancanza di uno standard per il suo sviluppo. Non basta proporre soluzioni di intelligenza artificiale, bisogna anche trovare il modo di farle conoscere e investire nella formazione degli operatori.


Trattori specializzati, guida autonoma senza Gps

I primi esempi di mezzi che assistono in modo intelligente il conducente sono i trattori specializzati con nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida (Advanced Driver Assistance Systems ADAS). Tra questi, ci sono i modelli Landini Rex4 con sistema UltraPilot e New Holland T4 F/N/V con Advanced Vision Assisted Guidance, entrambi presentati all'Autonomous VT Day.

 

Landini UltraPilot per il lavoro intelligente in vigneto

Investendo nella ricerca di tecnologie vantaggiose per le aziende, Landini ha equipaggiato il Rex4 Dynamic con il sistema di guida autonoma UltraPilot, disponibile da gennaio 2026.

Il nuovo sistema basa il suo funzionamento sulla colonna dello sterzo elettrica dell'Advanced Driving System, già proposto da alcuni anni, e su otto sensori a ultrasuoni che rilevano l'ambiente intorno al trattore e inviano informazioni al software di bordo. Quest'ultimo, sulla base dei dati ricevuti, controlla la traiettoria autonomamente, allineando il mezzo al centro del filare o più vicino a una delle due spalliere tramite il sistema ADS e sensori di sterzo integrati sull'assale anteriore" afferma Antonio Salvaterra, direttore Marketing di Argo Tractors.

 

UltraPilot è utile sia durante la marcia in filare sia a bordo campo, poiché permette di eseguire le svolte in modalità autonoma o manuale: al termine della sterzata manuale, il sistema si riattiva in automatico all'entrata nel filare successivo, permettendo il ritorno del trattore al settaggio impostato precedentemente. Già testato in condizioni difficili, UltraPilot funziona senza l'ausilio di un sistema Gps o di mappe, è pronto all'uso ed è estremamente adattabile a differenti contesti operativi.

 

Scopri come il trattore Landini Rex4 Dynamic con UltraPilot e il sistema Isobus Arag Multirow ottimizzano l'irrorazione in vigneto

 

"Abbiamo lavorato con Arag per mostrare le potenzialità del sistema UltraPilot anche nella gestione dell'irrorazione. A Enovitis in Campo 2025 il Rex4 con sensori a ultrasuoni ha trasmesso i dati di vegetazione in tempo reale al nuovo sistema Isobus Multirow di Arag per il controllo del nebulizzatore. La centralina IBX100 del sistema ha letto i dati e attivato la chiusura automatica delle sezioni alla fine del filare o in assenza di chioma lungo il filare - aggiunge Salvaterra. 

La combinazione di Landini UltraPilot e Arag Multirow - compatibile con tutti i trattori dotati di Virtual Terminal - consente una gestione più efficiente e sostenibile dei trattamenti attraverso la riduzione degli sprechi di prodotti chimici e il tracciamento delle operazioni".

 

La guida assistita tra i filari secondo New Holland

New Holland ha scelto un'altra strada per sviluppare un sistema di visione per la guida assistita in vigneto o frutteto.

"Premiato al concorso Novità tecniche 2024, Advanced Vision Assisted Guidance è un prototipo dotato di un sensore Lidar, che fornisce una ricostruzione 3D dell'ambiente intorno al trattore mediante l'emissione di un fascio laser. Altri sensori utilizzati sono l'unità inerziale IMU, che rileva la velocità angolare e le accelerazioni lineari, e il sensore dell'angolo di sterzo" precisa Michele Mantovani, Engineering Manager del reparto innovazione per trattori Small e Medium di New Holland.

 

Sfruttando la sensoristica e tre algoritmi differenti che analizzano gli spazi intorno al trattore, il sistema controlla lo sterzo, stima la retta di mezzeria, la fine del filare, il percorso da seguire per la manovra di fine campo e ottimizza l'irrorazione. Oltre a gestire in autonomia manovre a bulbo durante le svolte, ha rilevato in modo efficiente le piante mancanti nei vigneti - in particolare negli impianti più vecchi - garantendo un controllo automatico di sezione affidabile durante i trattamenti fitosanitari con un atomizzatore Nobili.

 

Guarda il video sul sistema Advanced Vision Assisted Guidance dei trattori New Holland T4 F/N/V

 

In generale, Advanced Vision Assisted Guidance è pensato per ridurre lo stress degli operatori che eseguono attività ripetitive, aumentare la produttività anche in ambienti con scarsa copertura Gps e assistere soprattutto i conducenti meno esperti. "Oggi il sistema è un ADAS che utilizza lo sterzo elettrico per controllare la traiettoria del trattore, ma in futuro probabilmente farà parte di un kit autonomo e si avvarrà di un'idroguida" fa sapere Mantovani.

 

Atomizzatori: sempre più autonomia nei trattamenti

Oltre ai sistemi per trattori che raccolgono le informazioni sulla vegetazione poco prima del passaggio degli attrezzi, ci sono anche dispositivi per atomizzatori che consentono la regolazione della dose in tempo reale. È il caso del sistema di visione basato su AI FarmView di xFarm che ha generato mappe utili per la correzione del settaggio dell'atomizzatore Isobus elettrico Zephiro di Caffini.

 

Gli "occhi" del sistema FarmView sono due stereocamere che - dotate di apposite protezioni - permettono la visione a infrarossi (cruciale per i trattamenti notturni), la visione profonda e anche la visione RGB. Il cervello del sistema è invece un'unità di calcolo che usa algoritmi AI per l'analisi delle immagini.

 

xFarm e Caffini hanno unito le forze per sviluppare un sistema per la correzione in tempo reale del settaggio dell'atomizzatore Isobus elettrico Zephiro

xFarm e Caffini hanno unito le forze per sviluppare un sistema per la correzione in tempo reale del settaggio dell'atomizzatore Isobus elettrico Zephiro

(Fonte foto: Caffini)

 

"Novità tecnica a Eima 2024, Zephiro presenta tre aspetti innovativi: i ventilatori, le valvole e l'alimentazione full electric. I ventilatori elettrici e indipendenti adattano la distribuzione allo sviluppo fenologico delle piante, mentre le valvole PWM assicurano una regolazione tempestiva e variabile del singolo ugello" spiega Claudio Modenese del reparto Ricerca e Sviluppo di Caffini. Inoltre, l'elettrificazione completa ottimizza la regolazione della portata della pompa, mentre la rimozione della trasmissione meccanica garantisce maggiori sicurezza, leggerezza e manovrabilità.

"Dotato di motori elettrici a 48 volt, Zephiro usa esclusivamente potenza elettrica assorbendo 8kW contro i 18 kW di un atomizzatore standard. Per la generazione in tempo reale dell'energia in media tensione abbiamo usato un trattore Landini con generatore" specifica Modenese.

 

L'irrorazione di precisione passa dalla sensoristica

I costruttori possono proporre attrezzature sempre più intelligenti e capaci di distribuire i prodotti in modo più preciso grazie a componentisti che producono diversi tipi di sensori. All'avanguardia nel comparto è Spray Logics che realizza telecamere e sensori destinati ad attrezzi per la fienagione e l'irrorazione in pieno campo o in vigneto.

 

"Inizialmente abbiamo sviluppato il sistema SensoSafe che permette alle falciacondizionatrici Pottinger di rilevare gli animali nel prato tramite sensori a infrarossi e sollevare la testata, preservando la fauna. Poi ci siamo concentrati su un sistema per l'individuazione di erbe infestanti che consente alle barre di eseguire il diserbo localizzato in campo aperto con un errore di un centimetro - spiega Nicola Baldo, ceo e cofondatore di Spray Logics.

Attualmente il sistema distingue la malerba dal terreno nudo nella fase di pre emergenza, ma stiamo puntando a ottenere la distinzione delle infestanti dalle colture in post emergenza".

 

Prima installazione in Australia del sistema Spray Logics per l'individuazione delle erbe infestanti in pieno campo

Prima installazione in Australia del sistema Spray Logics per l'individuazione delle erbe infestanti in pieno campo

(Fonte foto: Spray Logics)

 

Spray Logics offre anche sensori che scansionano la chioma delle colture in filare, consentendo la riduzione degli agrofarmaci distribuiti e della deriva, e mappano fiori e frutti sulle piante, facilitando le operazioni di diradamento fiorale e raccolta. Questi sensori possono essere installati di fabbrica o in retro fit su atomizzatori già in uso.

"Al momento contiamo più di 10 sistemi demo ordinati o da installare nel 2025 in diversi paesi - fa sapere Baldo. Il costo di un sistema per vigneto o frutteto è di circa 10mila euro ma, secondo uno studio dell'Università di Bolzano, l'agricoltore può ottenere risparmi tali da ripagarsi il prodotto in circa un anno".

 

Funzionalità TIM, a che punto siamo?

Tra i sistemi ADAS rientra anche la funzionalità Isobus Tractor Implement Management TIM, che consente all'attrezzo (client) di riconoscere il trattore (server) e gestirne le funzioni aumentando l'automazione.

"TIM è stata lanciata nel 2019 con diversi obiettivi: garantire l'interoperabilità tra macchine di diversi brand, stabilire una connessione sicura delle coppie TIM, considerare i requisiti di sicurezza funzionale, definire processi chiari per tutte le fasi e consentire un'integrazione protetta. Per assicurare la sicurezza funzionale, un trattore e un attrezzo devono scambiarsi dei certificati prima di iniziare a lavorare insieme" spiega Gian Marco Giannotta, system engineer for Vehicle Systems di CNH Industrial che fa parte del gruppo di lavoro dell'Aef focalizzato su TIM.

 

Oggi TIM Gen 1 è utilizzata soprattutto nella pressatura e, all'interno dell'Aef Isobus Database, ci sono 9 macchinari server e poco più di 20 mezzi client certificati TIM. In occasione del Machine Plugfest, tenutosi dal 10 al 12 giugno 2025 in Germania, circa 100 partecipanti di aziende associate all'Aef hanno testato le prestazioni di cantieri TIM multimarca in campo per aumentarne ulteriormente l'efficienza.

 

Esempi di cantieri formati da trattrici e rotopresse TIM certificate dal'Aef

Esempi di cantieri formati da trattrici e rotopresse TIM certificate dal'Aef

(Fonte foto: Aef)

 

"Dovremo capire le necessità del settore per migliorare l'operatività di TIM e sviluppare sistemi TIM Gen 2, retrocompatibili con i dispositivi Gen 1. Essendo TIM una tecnologia abilitatrice dell'autonomo, dovremo aggiungere funzioni per irrobustire l'automazione e passare da questa all'autonomia - specifica Giannotta.

Inoltre, consapevole che i costi di sviluppo e mantenimento di mezzi TIM non sono banali per i costruttori, il gruppo dell'Aef sta lavorando per coinvolgere maggiormente i produttori medio-piccoli, in particolare gli attrezzisti. Occorre anche continuare a promuovere la TIM sul mercato e formare gli utilizzatori finali di mezzi agricoli".


Macchine autonome: servono regole comuni

Le discussioni sullo sviluppo futuro dei macchinari agricoli continuano anche nel gruppo di lavoro Aef dedicato all'autonomia (AUT). "La principale sfida attuale è creare standard per l'interoperabilità e la facilità d'uso dei mezzi 100% autonomi - afferma Mattia Dambrosio, System Engineer di CNH.

Mentre il gruppo del Cema e quello dell'associazione Vdma stanno focalizzando l'attenzione rispettivamente sullo standard per la coltivazione autonoma del suolo e su sicurezza e standardizzazione dei test, il gruppo AUT si concentra sull'uso semplice delle tecnologie in campo e sull'adattamento degli standard esistenti. La nostra missione è favorire l'interoperabilità e la collaborazione tra le macchine a guide autonoma e quelle a guida manuale".

 

Per ora il gruppo AUT ha constatato che le macchine autonome necessitano di:

  • creare un'interfaccia Task Controller più evoluta per attivare le funzioni di controllo in modo più semplice;
  • aggiornare le specifiche di TIM - sviluppata come sistema di assistenza all'operatore - per consentirne l'utilizzo con mezzi senza conducente;
  • progettare un sistema di percezione distribuita che consenta a un attrezzo di grandi dimensioni di fornire, tramite sensori, informazioni all'unità di trazione autonoma per un funzionamento sicuro.

La mission del gruppo AUT dell'Aef è favorire l'interoperabilità tra unità di trazione autonome e attrezzature

La mission del gruppo AUT dell'Aef è favorire l'interoperabilità tra unità di trazione autonome e attrezzature

(Fonte foto: Aef)

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"Con l'obiettivo di promuovere una comprensione uniforme dell'autonomia in agricoltura, siamo impegnati nel definire i ruoli dell'utente e i componenti funzionali nei sistemi autonomi, individuare un'architettura standard e analizzare le interfacce, distinguendo tra quelle pubbliche e quelle di proprietà dell'azienda - aggiunge Dambrosio.

Nel corso del 2026 dovremo analizzare le interfacce pubbliche, confrontarle con gli standard esistenti e individuare le linee guida per lo sviluppo di mezzi autonomi. A dicembre 2026 dovrebbe essere pronto un documento finale con la definizione completa di architettura autonoma".


Ai tavoli di lavoro del gruppo AUT partecipano 63 membri, compresi esponenti di imprese americane e asiatiche, ma sono ancora pochi i produttori italiani e i costruttori di attrezzature.

 

Come verificare il funzionamento dei mezzi Isobus

La sessione dell'Autonomous VT Day sulle nuove tecnologie si è conclusa con un focus sull'Isobus. "Gli operatori non devono dare per scontato che un trattore e un attrezzo funzionino insieme solo perché sono entrambi Isobus - chiarisce Simone Zamboni di Fondazione REI. Il funzionamento è garantito soltanto se il trattore server e l'attrezzo client presentano le stesse funzionalità Isobus, verificabili accedendo all'Aef Database".

 

Il Plug è efficace se trattore e attrezzo possiedono le stesse funzionalità Isobus

Il Plug è efficace se trattore e attrezzo possiedono le stesse funzionalità Isobus

(Fonte foto: Fondazione REI)

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All'evento è emerso che alcuni produttori non riescono a sostenere tutti i test hardware e software necessari per ottenere la certificazione Isobus dell'Aef, ma dichiarano ugualmente le loro macchine come compatibili Isobus. "Per essere certi che un macchinario sia Isobus, gli utenti finali possono consultare il Database dell'Aef: se trovano il modello in questione, possono stare tranquilli che la comunicazione Isobus funziona" conclude Zamboni.