E' approdata in Toscana la '300 Miglia' dei trattori d'epoca. Il viaggio è organizzato dal 'Coast to Coast Tractor team' e vede in marcia da Broni (Pv) a Montalcino (Si) sette mezzi agricoli degli anni Cinquanta e Sessanta. Il tour è patrocinato da Fieragricola e sponsorizzato da Syngenta, Nardi Aratri e la rivista Macchine Trattori.

Domani, in occasione della Festa della Repubblica, a Fucecchio (Fi), sfileranno i trattori del 'Coast to Coast Tractor team' e il gruppo di trattori d'epoca di Cerreto Guidi (Fi). Venerdì 3 giugno la colonna composta da trattori Fiat e Landini, che vanno dal 1952 al 1961, sosterà all'agenzia di Casetta del Consorzio agrario di Siena. La tappa finale è prevista per sabato 4 giugno alle 11 in piazza Cavour a Montalcino (sede del Consorzio di tutela del Brunello).

La '300 Miglia' dei trattori d'epoca è un'iniziativa che trova il plauso anche delle due organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori agromeccanici (Unima e Confai) e costituisce proprio l'occasione per parlare di alcuni temi legati alla circolazione dei mezzi agricoli e alla sicurezza sul lavoro.

"Il nostro obiettivo – illustra Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai - è quello di incrementare la sicurezza sul lavoro, dove (almeno in Lombardia) i dati indicano un ridimensionamento degli infortuni in agricoltura di quasi il 40 per cento nel giro di dieci anni. Gli incidenti più gravi non avvengono durante lo spostamento stradale, ma si verificano in campo in fase di lavorazione.

Ne sono vittima gli agricoltori inesperti così come gli operatori saltuari, improvvisati, hobbisti e pensionati. Categorie ben lontane dagli imprenditori agromeccanici professionali".

Roberto Guidotti, coordinatore dei direttori di Unima, ha ribadito il ruolo chiave che la meccanizzazione ha avuto nei confronti della società e dello stile di vita e che è fondamentale adeguare le normative ai mezzi di oggi.

"Il processo legislativo – prosegue Guidotti - non ha saputo restare al passo coi tempi: le macchine agricole di oggi devono fare i conti con limitazioni di peso e dimensioni che risalgono a vent'anni fa, quando i modelli di agricoltura erano molto diversi. Un progetto di legge per adeguare il codice della strada al mondo che cambia è in programma ormai da un decennio: pesi, dimensioni, velocità e caratteristiche costruttive sono gli elementi che separano la meccanizzazione agricola, e con essa l'agricoltura italiana, da ciò che dovrebbero  e potrebbero essere".

Il messaggio è chiaro: "Le imprese di meccanizzazione agricola sono pronte a cambiare marcia, dateci una possibilità!".