Secondo quanto riferisce una nota di Confagricoltura giunta in redazione l'8 ottobre 2025, la Commissione Europea con un Regolamento di Esecuzione non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea ha prorogato di un anno "il termine entro il quale gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari sono tenuti a registrare i trattamenti colturali con metodi digitali", contenuto nel Regolamento di Esecuzione Ue 2023/564 per metodi di registrazione digitali che in Italia sono stati realizzati nel Quaderno di Campagna dell'Agricoltore.

 

Pertanto, il termine di applicazione, originariamente posto dall'articolo 5 del Regolamento di Esecuzione Ue 2023/564 al 1° gennaio 2026, è stato prorogato al 1° gennaio 2027: nel frattempo le annotazioni sul Quaderno di Campagna dell'Agricoltore resteranno facoltative.

 

La proroga di cui parla l'organizzazione agricola è valida per tutti gli adempimenti obbligatori del Quaderno di Campagna dell'Agricoltore, che sono molti e non riguardano solo i trattamenti fitosanitari, imposti dall'Unione, ma anche altre operazioni colturali, come concimazioni e apporti irrigui, che il legislatore italiano ha inserito oltre le prescrizioni Ue e sulla base di un "nulla osta", contenuto nel quarto comma dell'articolo 1 del Regolamento di Esecuzione Ue 2023/564.

 

La proroga - secondo Confagricoltura - giunge a seguito del "pressing" esercitato dall'organizzazione "a livello nazionale ed europeo, mettendo in luce le difficoltà degli agricoltori ad adempiere ai nuovi obblighi burocratici del cosiddetto Quaderno di Campagna dell'Agricoltore".

 

"La modifica del Regolamento 2023/564 proposta dalla Commissione Ue, che deve essere ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea prima di essere recepita dagli Stati membri, avrà conseguenze sul pieno utilizzo del registro informatizzato dei trattamenti agricoli (Qdca)" scrive la nota di Confagricoltura.

 

Confagricoltura, in una lunga e articolata azione sindacale, si era fatta portavoce delle difficoltà oggettive relative ai nuovi adempimenti informatici, che "oltre ad essere un ulteriore onere burocratico, si scontrano con le difficoltà di copertura internet di molte zone rurali".

 

"In questi anni - evidenzia la Confederazione - è aumentata la complessità della burocrazia a carico delle imprese agricole e delle amministrazioni nazionali. Questo rinvio di un anno permette alle aziende di tirare il fiato in attesa che la Commissione Europea presenti un ulteriore pacchetto di semplificazione delle norme in materia di agricoltura e alimentazione".

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