Agricoltura di montagna, lotta alla peste suina africana, apicoltura. Ecco gli obiettivi degli ultimi finanziamenti deliberati al Nord Italia.

 

Lombardia

 

Agricoltura di montagna, 18 milioni per le aziende in aree svantaggiate

Via libera a un nuovo finanziamento da quasi 18 milioni di euro per oltre 4.700 aziende agricole che hanno presentato domanda per ottenere un contributo come sostegno nelle zone con svantaggi naturali di montagna, nell'ambito della Pac 2023-2027. "Dobbiamo vedere l'agricoltura non solo come un'attività economica, ma come un modo di vivere che preserva il nostro patrimonio culturale e ambientale - spiega l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi - abbiamo deciso di ampliare di ulteriori 800mila euro il budget iniziale del bando inizialmente previsto per 17 milioni. Il supporto all'agricoltura di montagna è fondamentale non solo per garantire liquidità alle imprese, ma anche per riconoscerne l'importante funzione di salvaguardia del territorio e dell'ambiente, oltre che nell'equilibrio delle comunità locali. La Regione Lombardia si impegna quindi a valorizzare le produzioni di alta qualità tipiche delle zone montane. Queste infatti generano impatti economici rilevanti".

 

Peste suina, ulteriori 3,9 milioni di euro in arrivo

Nuovi fondi regionali per contrastare la peste suina. La nuova misura finanziata dalla Regione Lombardia con 3,9 milioni di euro per 194 aziende suinicole punterà a sviluppare nuove azioni per il miglioramento della biosicurezza e la prevenzione della diffusione della peste suina africana. "1,3 milioni sono destinati alle aziende che avevano eseguito a partire dal gennaio 2022 recinzioni contro la Psa - spiega l'assessore Beduschi - gli altri 2,5 milioni finanzieranno le imprese che hanno presentato domanda per interventi di prevenzione, come l'acquisto e l'installazione di recinzioni fisse anticinghiali, la realizzazione di zone filtro per separare le aree sporche da quelle pulite all'interno degli allevamenti e l'implementazione di strutture automatizzate per la disinfezione dei mezzi". "L'impegno delle nostre aziende è encomiabile per la difesa della filiera suinicola più importante d'Europa - conclude Beduschi - serve al contempo la consapevolezza che la biosicurezza oggi è fondamentale, non c'è più spazio per comportamenti o strutture inadeguate".

 

Valle d'Aosta

 

Apicoltura, aiuti al settore

Nuovo bando per la concessione degli aiuti al settore dell'apicoltura, volti a compensare le perdite di produzione dovute alle avversità atmosferiche che hanno caratterizzato l'annata 2024. Gli aiuti sono rivolti alle Pmi apistiche operanti sul territorio regionale, nella sezione commerciale e titolari di almeno 11 alveari. L'entità degli aiuti, a fondo perduto e in regime de minimis, sono erogati sino a un massimo di 100mila euro per un massimo di 40 euro ad alveare. Le domande possono essere presentate entro venerdì 15 novembre 2024.