La Pac 2023-2027 ha voluto sostenere la produzione di soia in Italia, con l'obiettivo strategico di rendere il Paese maggiormente indipendente dalle importazioni di granella, pilastro per tutta la filiera zootecnica nazionale.

 

In particolare la nuova Pac prevede un pagamento accoppiato di circa 136 euro, nonché un premio di 110 euro per chi aderisce all'Ecoschema 4. Si tratta, è sempre bene ricordarlo, di stime, in quanto i contributi dipenderanno da quanti ettari gli agricoltori sottoporranno per il pagamento.

 

In molti dunque quest'anno hanno deciso di puntare sulla soia, magari come alternativa al mais. Le quotazioni di mercato sono però meno rosee rispetto a qualche mese fa, visto che il prezzo si attesta intorno ai 445 euro alla tonnellata (la media 2022 è stata di oltre 630 euro). Inoltre la situazione in Sud America e negli Usa getta ombre sul futuro andamento delle quotazioni.

 

La nuova Pac premia la soia made in Italy

L'Ecoschema 4 della nuova Pac prevede un pagamento specifico per chi introduce particolari avvicendamenti colturali nella programmazione delle rotazioni (rese obbligatorie nell'ambito della condizionalità rafforzata). Nello specifico il legislatore ha suddiviso le colture in due grandi categorie, quelle da rinnovo e tutte le altre.

 

Per ricevere il premio, l'agricoltore deve inserire nella rotazione biennale almeno una coltura da rinnovo e la soia, come anche il mais, il girasole, il pomodoro e altre, è considerata coltura da rinnovo. Le colture depauperanti sono invece i cereali a paglia (grano, orzo, farro, eccetera) nonché alcune ortive, come il cocomero, il finocchio, lo spinacio e altre.

 

Per l'Ecoschema 4 sono previsti 110 euro ad ettaro, che diventano 132 nella aree Natura 200 e Zvn, Zone Vulnerabili ai Nitrati. C'è però un vincolo, visto che sulla soia è consentito esclusivamente l'uso della tecnica della difesa integrata (volontaria) o della produzione biologica (solo con riferimento alle tecniche di difesa fitosanitaria).

 

A questo pagamento, a cui ad esempio può accedere chi fa mais-soia o grano-soia, si aggiunge il pagamento accoppiato. In questo caso il legislatore ha previsto un budget di oltre 30 milioni di euro annui, che dovrebbe tradursi in circa 136 euro ad ettaro per chi fa soia. Dal 2024, per accedere al pagamento accoppiato, sarà richiesto l'uso di seme certificato.

 

Si tratta quindi, come detto, di circa 250 euro di pagamenti derivanti specificatamente dalla coltivazione della soia.

 

Prezzo della soia, mercati ballerini

Guardiamo ora al prezzo della soia. Se si osserva l'andamento della Borsa Merci di Bologna la soia sta vivendo nelle ultime settimane un trend ribassista e oggi viene scambiata per 445 euro la tonnellata, un dato relativamente basso visto che lo scorso anno la media delle quotazioni era di 633 euro/tonnellata, con un picco di 700 euro ad aprile.

 

Per comprendere i motivi di queste fluttuazioni abbiamo contattato Annachiara Saguatti, senior Market Analyst di Areté, Società esperta di previsioni di prezzo delle materie prime agrifood.

 

"Il prezzo della soia italiana, primo produttore in Europa con il 50% dei volumi, è dovuto, tra le altre cose, alla concorrenza di altre commodity agricole, come il girasole. Per questo motivo i prezzi sono in discesa e sono più bassi rispetto alla soia statunitense, Ogm, solitamente meno cara di quella italiana", ci spiega Annachiara Saguatti.

 

Guardando al futuro ci sono alcuni fattori, rialzisti e ribassisti, da tenere in considerazione. Il pessimo raccolto in Argentina, dove si sarebbe perso circa il 50% della produzione, potrebbe rappresentare un elemento rialzista per il mercato, ma il raccolto record in Brasile sta attualmente compensando il calo dell'offerta argentina. Vanno poi prese in considerazione le scorte internazionali, che nei Paesi esportatori sono piuttosto basse.

 

Brasile e Argentina fanno quasi il 50% della produzione mondiale. Ci sono poi gli Usa, che da soli cubano il 32% dei volumi. "I dati del Ministero dell'Agricoltura Usa prevedono un raccolto abbondante, in virtù di rese ottimali e nonostante una stabilità delle aree seminate. Di conseguenza, tutto dipenderà dall'andamento del meteo questa estate", sottolinea Annachiara Saguatti.

 

Produrre soia dunque conviene?

Gli aiuti previsti dalla nuova Pac sono certamente incoraggianti e un premio da 250 euro ad ettaro ha spinto molti a seminare soia quest'anno. Se però consideriamo come produzione media nel Nord Italia 4 tonnellate ad ettaro, risulta evidente come una oscillazione del prezzo di mercato di 50-60 euro possa vanificare i guadagni derivanti dalla Pac (in un anno il prezzo è sceso di circa 230 euro, maggio su maggio).

 

Quindi, come sempre, il vero guadagno, se ci sarà, sarà determinato dalle quotazioni di mercato e per sapere quali saranno, tra le altre cose, dovremo guardare alla produzione del Nord America il prossimo autunno.