Nasce un Centro Studi Permanente e Diffuso sull'Olivicoltura: è stato siglato nei giorni scorsi a Roma il protocollo d'intesa tra Italia Olivicola, organizzazione protagonista nel settore olivicolo oleario italiano, e Accademia Nazionale dell'Olivo con l'obiettivo di costituire un centro studi permanente e diffuso nei territori per supportare la programmazione strategica e per irrobustire l'iniziativa divulgativa e formativa rivolta principalmente alle aziende della filiera, come supporto a comprendere e anticipare i mutamenti dell'olivicoltura.
L'accordo suggella una cooperazione finalizzata al miglioramento dell'olivicoltura e allo sviluppo di un tessuto imprenditoriale di nuova generazione, creando un ponte stabile tra due universi complementari: la dimensione scientifica e quella operativa, il contributo accademico e il settore produttivo.
"Questa intesa - afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola - rafforza l'iniziativa della nostra organizzazione e qualifica ancora di più la pianificazione strategica e la fase informativa, portando a valore comune e a servizio della nostra filiera il pensiero scientifico e le prestigiose firme di docenti, ricercatori e esperti del mondo dell'olivo".
"Un accordo - sostiene il professor Riccardo Gucci, presidente dell'accademia - che può dare frutti interessanti sul piano della divulgazione tecnico scientifica e della comunicazione rivolta agli attori della filiera olivicolo olearia. Risponde pienamente alla mission dell'accademia che è anche quella d'interagire con le realtà produttive per lo sviluppo del settore".
Accademia dell'Olio e dell'Olivo
Accademia fondata nel 1960 a Spoleto, si occupa della promozione di studi, ricerche e discussioni sull'olivo e sui suoi prodotti, attraverso il contributo scientifico di 275 accademici e corrispondenti appartenenti a diverse professioni e categorie d'interesse nell'ambito della filiera olivicolo olearia: ricercatori, docenti, divulgatori, produttori, giuristi, economisti, tecnologi, agronomi, medici, industriali, addetti al marketing, museologi, chimici, dirigenti d'istituzioni pubbliche e private.