Messo in difficoltà dall'emergenza coronavirus e dal conseguente lockdown della scorsa primavera, il settore fieristico prova a ripartire. E per farlo la parola chiave è reiventarsi. Da Eima digital preview a Fruit attraction passando per il World Agri-Tech Innovation Summit Virtual, sono molte le fiere nazionali ed internazionali che hanno deciso di scommettere su un'edizione totalmente online.

Tra queste una delle prime a fare il grande passo è stata Macfrut digital, la kermesse dedicata al mondo dell'ortofrutta che farà accendere computer, tablet e smartphone agli interessati da domani, 8 settembre, al 10 settembre 2020.

Una fiera nuova nella forma, ma pur sempre una fiera perché come ha subito puntualizzato Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiere, nella conferenza di presentazione dello scorso 2 settembre, "vogliamo realizzare una fiera che abbia le caratteristiche di una fiera". Un unico evento, frutto di "un grande gioco di squadra" che sarà diverso rispetto al solito per "tre rivoluzioni in atto" ha continuato Piraccini. La prima riguardante la difficoltà di viaggiare da un paese all'altro, la seconda relativa all'impossibilità di realizzare delle fiere cosiddette tradizionali e la terza rivoluzione riguarda la necessità di cambiare approccio nel fare business, ovvero utilizzare "un linguaggio smart, efficace e diretto e adeguare la comunicazione alle nuove esigenze".

Novità recepite dalla piattaforma Natlive di Macfrut digital che già da settimane è sold out.

Un momento della conferenza online di presentazione di Macfrut digital 2020
Un momento della conferenza online di presentazione di Macfrut digital 2020
(Fonte foto: Giulia Romualdi - AgroNotizie)


Numerosa la presenza internazionale

Complessivamente sono 530 i moduli espositivi per 400 espositori, suddivisi in dieci padiglioni. Le aziende espositrici italiane rappresentano il 60% del totale, con quasi un'azienda su due dal mondo della produzione (47%). Ma se il made in Italy si è confermato presente, è importante ricordare anche la risposta oltreconfine. Il 40% degli espositori infatti è estero con adesioni da quattro continenti.

La risposta più rilevante è arrivata dalla Cina con 87 espositori, grazie alla collaborazione di Atpc (Agricultural trade promotion center), l'ente di promozione del ministero dell'Agricoltura. Sempre dall'Asia presenze da India e Indonesia con una collettiva di imprese.
Ampia l'adesione dall'Africa nel Country Pavilion con Angola, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Ruanda, Senegal, Sudan, Tanzania, Uganda. Arrivi anche da Centro e Sudamerica (Colombia, Cile e Repubblica Dominicana).
Forte la presenza dall'Europa con Belgio, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Numerose le adesioni anche dall'Est Europa: Albania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina, Uzbekistan.

I buyer in piattaforma saranno 600, 550 dei quali esteri e 50 dall'Italia.


Cina, la grande attesa

Forte la presenza del paese asiatico: saranno infatti 87 le imprese cinesi nel Padiglione nazionale Cina-Agri. Un vero e proprio Padiglione nazionale che mette in vetrina trenta tipologie di frutta fresca, frutta lavorata, oltre venti tipologie di verdure fresche, prodotti vegetali trasformati e macchinari per la lavorazione.

Orgoglioso della positiva risposta della Cina è innanzitutto Renzo Piraccini che già nella conferenza online di presentazione aveva manifestato la sua soddisfazione personale affermando che "l'Europa è un grande mercato per la Cina e la Cina è un grande mercato per l'Europa. Il futuro del nostro export passa anche dal mercato cinese".

"La Cina e l'Italia sono state entrambe colpite dalla pandemia" hanno spiegato da Cina-Agri. "Sono due civiltà storiche unite delle antiche e moderne Vie della Seta, i due paesi hanno una nuova missione: collegare l'Asia e l'Europa a beneficio del mondo. Crediamo che Macfrut possa essere un'ottima opportunità e vetrina espositiva. Attraverso la vetrina esporremo frutta e verdura. Dietro la vetrina, presenteremo un'affascinante vista della Cina".


Business in primo piano

L'accesso alla piattaforma Natlive Macfrut digital è gratuito previa registrazione obbligatoria.

La fiera consente un doppio livello di interazione: per i visitatori che possono visitare gli stand virtuali, dialogare, chiedere informazioni e prendere contatti per eventuali incontri di business; per gli espositori incontri B2B con i buyer attraverso un lavoro di programmazione curato dallo staff di Cesena Fiera per far collimare le agende e gli interessi specifici dei compratori e delle imprese.

L'accesso a Macfrut digital è consentito da pc e dispositivi mobili, mentre gli incontri B2B avverranno solo da computer attraverso un link fornito dallo staff. Come ha affermato il presidente Piraccini, la kermesse non è altro che un "acceleratore di business, grazie al web che permette di abbattere le distanze".

Esempio di come sarà la piattaforma Natlive Macfrut digital 2020
Esempio di come sarà la piattaforma Natlive Macfrut digital 2020
(Fonte foto: Giulia Romualdi - AgroNotizie)


Forum tecnici: il programma

Sono una delle grandi e attese novità di Macfrut digital, dedicati all'approfondimento delle principali tematiche del comparto. La partecipazione è gratuita previa la registrazione ai singoli eventi, con un massimo di 300 partecipanti.

8 settembre 2020
Si parte martedì 8 settembre con l'inaugurazione "virtuale" della fiera alle 8:30 insieme alle autorità nazionali. A inaugurarla sarà infatti la ministra alle Politiche Agricole Teresa Bellanova in collegamento video. Insieme a lei ci saranno interventi di Manlio Di Stefano, sottosegretario del ministero degli Affari esteri, Roberto Luongo, direttore generale di Ice agenzia, l'assessore alle Politiche agricole della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi e Renzo Piraccini, presidente di Macfrut.
Alle 9:30 il primo forum organizzato dall'Anbi sul tema "Una goccia verde: il progetto Anbi per l'irrigazione sostenibile". Alle 11:30 riflettori sulla Pac nell'evento della Cia dal titolo "L'ortofrutta italiana sulla strada del Green deal: Pac, innovazione e chimica verde".
Il pomeriggio invece si apre alle 14:30 con "Le opportunità di una filiera per le piante officinali" organizzato da Regione Emilia Romagna e Apt. Alle 16:00 riflettori su Acquacampus, la tecnologia irrigua al servizio del risparmio idrico.

9 settembre 2020
Mercoledì 9 settembre alle ore 9:00 si parte con un confronto Cina-Europa sul settore ortofrutticolo con esperienze di buyer ed espositori. Alle 11:00 si tratterà di nuovo il tema della Politica agricola comune con "La futura Pac per l'ortofrutta" nell'incontro di Regione Emilia Romagna e Apt.
Nel pomeriggio alle 14:30 sarà la volta dell'innovazione tecnologica in orticoltura, dall'impianto alla raccolta, con Field solutions. A seguire, ore 16:30, Novamont forum con esperienze a confronto e prospettive di mercato per i teli biodegradabili in Mater-Bi.

10 settembre 2020
Infine, giovedì 10 settembre alle 9:30 l'attenzione sarà verso "Biosolutions international congress", organizzato in collaborazione con Agri2000 Net. Le filiere incontrano il mondo dei biostimolanti e del biocontrollo con un particolare focus sulla cimice asiatica e con l'esposizione dei primi risultati del progetto di lotta biologica mediante il lancio della vespa samurai. Alle 11:30 forum dell'Anbi e del Consorzio per il Canale emiliano romagnolo dal titolo "Irrigazione: tra sostenibilità e innovazione", novità e strategie a disposizione degli imprenditori agricoli raccontate dagli esperti italiani dell'agricoltura di precisione.
Nel pomeriggio alle 14:30 Green house technology - L'hi-tech per una nuova orticoltura in serra.


Settore ortofrutticolo: un po' di numeri

Seconda voce dell'export agroalimentare, nei primi cinque mesi del 2020 (gennaio-maggio) le esportazioni del settore hanno registrato una crescita del +6,9% (Fonte Ice agenzia). In valore l'export ha registrato 2 miliardi 133 milioni di euro, con i primi cinque top clienti in crescita: la Germania che rappresenta il nostro primo mercato +13,3%; Francia +13,3%; Austria +7,5%; Svizzera +21%; Regno Unito +9,5%. L'Unione europea rimane il primo mercato di sbocco dell'ortofrutta italiana, tanto da registrare l'86% in "uscita".

Analizzando l'export nel lungo periodo (2015-2019) l'ortofrutta italiana è tornata ai valori del 2015, dopo il boom del 2016 e del 2017. Cinque anni fa è stata esportata per 4 miliardi 844 milioni di euro, nel 2019 il dato è stato di 4 miliardi 885 milioni di euro. Lo scorso anno l'export dell'ortofrutta ha registrato una flessione del -2,2% rispetto all'anno precedente.


E il futuro cosa riserva?

Sempre di più, soprattutto in questo periodo caratterizzato dal Covid-19, bisogna essere smart, veloci e innovativi. Ma chiusa questa parentesi sanitaria si continuerà su questa strada o si farà un passo indietro?

Avere una risposta certa oggi non è facile, nemmeno per il settore fieristico. Lo stesso Renzo Piraccini non si è voluto sbilanciare ipotizzando sia un doppio appuntamento per il prossimo anno, ovvero online e in presenza, sia un ritorno alla classica fiera abbinata però ad una parte digitale. L'unica cosa di cui il presidente è sicuro è che "le fiere tradizionali non scompariranno".